“Da anni si è sempre presentata la necessità di individuare una definitiva collocazione strutturale per l’Istituto Alberghiero di Rieti.
Tale situazione si palesa in considerazione del fatto che la città di Rieti e, in particolar modo, tutta la nostra provincia si predispone qualitativamente per essere un territorio apprezzato a livello naturalistico, tenuto conto inoltre dei prodotti alimentari incontaminati, sempre più legati ad un’agricoltura scrupolosamente biologica.
Per tale motivo l’Istituto Alberghiero di Rieti ha sempre goduto di eccellente considerazione a livello nazionale, tant’è che quest’ultimo, negli anni, è sempre stato meta formativa di centinaia di studenti provenienti da ogni parte della penisola.
Oggi questa scuola rappresenta un autentico volano per la nostra crescita turistica e si identifica come bene da non disperdere.
Oltre a ciò vi è da non sottovalutare il bacino occupazionale di cui si fa carico l’istituto, con decine di dipendenti tra personale docente, educativo e Ata, verso il quale si ha l’obbligo di salvaguardia in un quadro di preoccupante precarietà generale di cui soffrono tutti i settori lavorativi.
In considerazione di ciò, l’Assessorato al Patrimonio del Comune di Rieti, nella persona dell’assessore Vincenzo Rinaldi, il 21 gennaio 2010 porrà all’attenzione della Giunta una delibera “sull’alienazione e valorizzazione dei beni immobili del Comune di Rieti”.
Con essa vi è l’intenzione, accolta favorevolmente dai vertici politici del Palazzo di Città, di mettere a disposizione della Provincia di Rieti il monastero di San Benedetto, sito in via Nuova, al fine di consentire la collocazione, all’interno dello stesso, dell’Istituto Professionale di Stato dei Servizi Alberghieri e della Ristorazione, ponendo fine a un’annosa questione che potrebbe portare, prima o poi, a un ridimensionamento, anche numerico, dell’istituto stesso.
Si tratta di un atto di responsabilità amministrativa, oltre che di collaborazione con un diverso ente pubblico, che il Comune di Rieti sente di dover intraprendere nell’ottica della crescita collettiva e nella salvaguardia del patrimonio scolastico della nostra città”.