NPC Rieti-Virtus Roma, analisi tecnica di coach Nunzi e coach Corbani

Coach Luciano Nunzi
“Era la terza partita di una settimana, la terza di grande intensità mentale, abbiamo combattuto tre vere battaglie e devo fare i complimenti ai mie ragazzi per come oggi siamo riusciti, anche sull’esperienza avuta tre giorni fa ad Agropoli, ad approcciare veramente bene alla partita. Abbiamo avuto il merito di sporcare qualsiasi cosa Roma volesse fare, abbiamo avuto il merito di capire dove bisognava andarli ad attaccare, abbiamo avuto l’energia giusta per metterli in difficoltà. Roma è una squadra dal grandissimo potenziale offensivo e credo che per tre quarti di partita siamo stati davvero bravi a limitare sia le loro scelte, sia, a livello individuale, gli uno contro uno. Negli ultimi dieci minuti si è spenta la luce, sono venute meno le energie, un po’ per giocato tre partite tanto intense in questa settimana, un po’ per i nostri limiti, un po’ per i meriti dell’avversario che ha alzato i ritmo della partita in un momento in cui eravamo un po’ stanchi ed abbiamo subito rimbalzi in attacco, uno contro uno facili e soprattutto non abbiamo più capito come andare a tirare dall’altra parte. Contro quel tipo di difesa non è pensabile andare a tirare sei volte da tre punti e sei volte da due, significa che la lucidità per attaccare quel tipo di difesa ci è mancata. Credo che siamo arrivati alla fine di questa settimana stanchi, ma con un grande orgoglio che ci ha portato a giocare una partita importante contro una squadra importante”.
Coach Fabio Corbani
“Complimenti per la presenza di pubblico e per il contorno alla partita. La pallacanestro è un evento sportivo che deve emozionare e coinvolgere le persone che vengono a vederlo e credo che oggi sia stato emozionante anche perché c’erano tante persone a vedere la partita. Giocare in un contesto del genere è sicuramente piacevole sia per i giocatori che per gli allenatori. Detto questo, la nostra partita è stata segnata nei primi tre quattro minuti in cui, secondo il nostro piano partita, abbiamo difeso più che discretamente, ma attaccato in maniera sciagurata, andando fuori ritmo e andando a cercare conclusioni che non volevamo cercare e non volevamo prendere, situazioni che abbiamo corretto nell’arco della gara. Aver attaccato male in quei tre quattro minuti ci ha creato anche insicurezza difensiva, poi da questo cattivo ritmo offensivo abbiamo messo anche errori DIFENSIVI e siamo andati completamente fuori partita e fuori ritmo. Non siamo partiti pronti, pronti per giocare la partita, ma non quella che avevamo in mente. Poi i miei ragazzi sono stati bravi a non mollare mai, a giocare credendoci e a rimetter a posto quello che era il nostro piano partita offensivo e difensivo, solo che poi diventa tutti più difficile per che è quando nel primo quarto fai prendere confidenza alla squadra avversaria soprattutto fuori casa con un pubblico che li spinge poi diventasse più difficile contenerli, ci siamo arrivati molto, molto vicino, poi alla fine ha vinto Rieti con merito per quello che era la conduzione della partita, ma per quello che era il nostro recupero finale penso non avremmo rubato niente se l’avessimo portata ai supplementari. Con questo assoluto merito per come ha iniziato la partita Rieti”.