Al PalaSojourner è andata in scena la migliore NPC Rieti della stagione, caparbia, attenta, cinica, capace di rifilare un +15 alla seconda in classifica del girone Ovest, TWS Legnano. Punteggio finale 79-64. I reatini con un’ottima prestazione corale conquistano due punti fondamentali per la corsa alla salvezza.
Coach Ferrari: “Innanzitutto bisogna fare i complimenti a Rieti perché ha giocato una partita di grandissima solidità e di grande intensità, di spirito, di grande voglia di vincere per cui merito a loro, merito ad una squadra che ha dimostrato di essere viva e che ha giocato una buona pallacanestro.
Scusate se mi permetto e non mi faccio gli affari mie, ma mi fa specie che possa essere fischiato un allenatore dopo quello che ha fatto, che è qui da sei anni, che ha vinto un campionato, che ha fatto cose importantissime per questa piazza solo perché uno perde cinque partite di fila e poi giocando e non perdendo di 30 punti e con la squadra che gioca. Non mi sembra questa né una squadra che non gioca e né in cui i giocatori si tirino indietro. Mi meraviglia anche perché questa è una piazza di una storia e di una cultura cestistica importantissima.
Qui c’era già una pallacanestro di tipo europeo quando in altre piazze non c’era niente e la gente che ha visto quella pallacanestro o che ne ha sentito parlare e fischia adesso per un momento di defiance è veramente brutto. Bisogna fare tutti i complimenti a Rieti che ha giocato veramente una partita di grande abnegazione difensiva, ha giocato un primo tempo a livello offensivo molto buono e un primo periodo difensivo nel secondo tempo quando c’era bisogno di stringere e portare a casa la partita. Ci sono i meriti degli avversari e i demeriti propri. Gli avversari hanno difeso con grande continuità e sono riusciti a non farci entrare nei nostri ritmi di gioco, i nostri demeriti sono stati quelli di perdersi un po’. Abbiamo le nostre scusanti, Palermo non stava bene.
Oggi il pubblico è stato molto partecipe ha sospinto la squadra, ha dato energia. Una delle chiavi della vittoria di Rieti è stato Benedusi con la sua impronta difensiva, Rieti è stata più brava di noi in situazioni che non danno risalto alla statistica, ma hanno dato un grande impatto alla partita, così come ad esempio l’impatto fisico di Chillo e Pipitone nella difesa su Mosley”
Coach Nunzi: “Sono felice di aver vinto una partita importante, una partita di questo genere contro una squadra di questo valore. La nostra squadra aveva problemi di fiducia, perché aveva perso il ritmo in allenamento e questa è una squadra che se non riesce ad allenarsi al 100% fa fatica. Avevamo spiegato già in settimana che la nostra è una squadra giovane che aveva subito certe situazioni e pian piano stiamo cercando di sistemarle tutte. Stiamo attraversando un buon momento di forma e anche la qualità dell’allenamento ne risente, abbiamo attraversato dei momenti difficili in cui sono stato costretto a fermare l’allenamento senza arrivare fino in fondo e questa cosa, con una squadra così, si paga.
Va dato merito a quello che vedo durante la settimana, si è ritrovata una intensità veramente grande e questo ci aiuta a mettere tutta l’energia che oggi siamo riusciti ad avere per tutti i quaranta i minuti. Ci sono momenti in cui questa energia la sprigioniamo in maniera non proprio equilibrata quindi commettiamo qualche fallo che ci potremmo evitare, però a confronto di quello che accadeva poco tempo fa, ci teniamo sicuramente questi falli di impeto piuttosto dei falli di “ritardo” e quindi sono contento perché questa non era una partita semplice, per il valore dell’avversario e perché eravamo chiamati a darci delle conferme dopo la buona prova di personalità che avevamo dato a Scafati. Ci siamo riusciti ed ora dobbiamo continuare a lavorare così.
Quando sei un pochettino più sereno, riesci a giocare meglio a livello offensivo, se riesci a produrre a livello offensivo prendi energia per la difesa, sono cose concatenate e danno la dimensione della squadra che sta ritrovando piano piano un ritmo di gioco che in realtà non aveva mai perso, però sicuramente non era il ritmo deciso e convinto che dopo un errore ti permette di cercare di fare subito una cosa positiva. Abbiamo passato un momento dove dopo un errore ci deprimevamo un po’ troppo e quindi all’errore sommavamo altri errori. In questo momento ci sentiamo un po’ più pronti, un po’ più forti e quindi questa cosa qui la subiamo meno.
Non ho nessun sassolino da togliermi, credo che le persone intelligenti sappiano leggere le situazioni a tutti i livelli. Quindi io sono andato avanti per la mia strada. Obiettivamente sono molto convinto del lavoro che sto facendo perché ho la società che mi sostiene in maniera incredibile, all’interno della squadra di problemi non ce ne sono mai stati. Vedere un allenatore avversario, e non è la prima volta che accade, che viene qui e ci riempie di complimenti fa piacere perché i complimenti vengono da chi fa questo tipo di lavoro, studia le partite, vede gli allenamenti, vede le cose.
Tutto sommato noi siamo stati sempre tranquilli, anche all’interno delle nostre riunioni i ragazzi erano sempre lucidi nel voler analizzare la situazione, è chiaro che ci rendevamo conto che a livello offensivo producevamo, siamo sempre arrivati intorno agli 80 punti, quello che ci mancava era una certa aggressività difensiva che oggi chiaramente si è vista e ci ha permesso di mettere in pratica il piano partita che avevamo preparato sia a livello individuale che a livello di squadra.
Non è che due vittorie hanno risolto il problema, come le precedenti sconfitte non hanno distrutto tutto quello che avevamo costruito quest’anno e negli anni passati. Adesso dobbiamo essere bravi a continuare a fare quello che stiamo facendo ed allenarci, sicuramente non vinceremo tutte le partite da qui alla fine della stagione, l’importante è farsi trovare pronti ogni domenica e dare il 100% e questo lo abbiamo sempre fatto”.