“La viabilità cittadina è al palo”, si afferma in città. Situazione ben strana per una amministrazione che immediatamente si connotò su questo tema, invertendo il senso di due vie “scorciatoie”. Che fosse restaurazione e non inizio di rivoluzione è risultato evidente dalla successiva stasi. L’unico altro provvedimento (i 100 metri del teatro, con il permesso , fino a lì, di sfrecciare a 50km/h in via Garibaldi) si connota altrimenti che per la viabilità, che anzi è ridotta (nell’accesso a Piazza da ovest).
Che rivoluzione ci aspettavamo? Senza dubbio questa città è difficile, per come è nata intorno ad un colle e cresciuta senza una visione urbanistica legata ad un progetto di sviluppo, con uno spostamento di abitazioni dal centro alla periferia, senza prevedere un conseguente adeguamento del sistema collegamento dei quartieri. E’ così che molte delle soluzioni attuali appaiono cervellotiche e abborracciate.
Proprio per questo, oltre che per legge, era ed è necessaria ed urgente una rivisitazione del P.U.T. (Piano Urbano del Traffico).
In effetti uno studio di “complessiva e strutturale rivisitazione della viabilità cittadina, valutandone principalmente gli aspetti della sicurezza, dell’ambiente e della fluidità” è stato commissionato dalla passata amministrazione, fatto e crediamo pagato, da noi tutti.
Per questo NOME Officina Politica chiede, a chi lo ha commissionato o a chi se lo è trovato, quantomeno la sua restituzione alla città: ce lo facciano leggere. Alla Amministrazione proponiamo poi una pubblica presentazione dello stesso, con i motivi della sua eventuale non attuazione.”
Nome Officina Politica