Nidi d'infanzia, polemica tra maggioranza e Comitato genitori sul caso Scopigno

Dicevamo, nel precedente articolo (LEGGI), che si è tenuto allo Spazio Famiglie di Quattro Strade venerdi 15 gennaio l’incontro tra l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti Stefania Mariantoni e i genitori che hanno i propri bambini nei nidi d’infanzia Ciancarelli e Sabin. Insieme alla Mariantoni erano presenti anche l’assessore Vincenzo Giuli, i consiglieri Emanuele Donati e Berardino De Marco e il “Comitato di gestione dei genitori dell’Asilo nido comunale Ciancarelli”.
L’incontro, iniziato con tutti i migliori propositi davanti ad una folta compagine di genitori è ben presto scivolato sulla buccia di banana della politica. L’intento di creare un’interazione tra Amministrazione e genitori è durato la bellezza di 27 minuti, poi è bastato l’intervento del consigliere comunale Berardino De Marco a scaldare gli animi tra maggioranza e Comitato di gestione dei genitori capitanato da Antonio Emili.
Dal primo reciproco scambio di accuse di fare propaganda politica in un luogo e in una occasione non adatti, con conseguente volontario allontanamento di alcuni genitori dall’assemblea, si è passati all’argomento più scottante degli ultimi giorni, quello sulla dipendente Adonella Scopigno.
Il Comitato ha ribadito all’Amministrazione la richiesta di reintegrare nel proprio posto di lavoro la signora Scopigno per non lasciare vuota una casella fondamentale, quella del funzionario socio operativo, una figura che ha garantito negli anni l’ottimo funzionamento del servizio.
“Se ha lavorato bene e ha mantenuto alto il livello delle strutture perché la si rimuove dal servizio che ricopre quale vincitrice di concorso? Ben vengano tutte le novità e le addizioni che l’Amministrazione prospetta a beneficio degli asili e dei servizi dedicati ai bambini, ma non togliete il funzionario socio educativo che fino ad oggi ha fatto del bene ai nostri figli.” – ha commentato il Comitato.
Al quesito l’assessore Mariantoni ha testualmente risposto: “Quarant’anni in uno stesso posto non si può fare. La rotazione, la legge la prevede. Non ci interessa macro struttura micro struttura, non è possibile. Per giunta, questa è la mia opinione personale, poi posso anche sbagliare come tutti coloro che fanno e ritengo di aver fatto tante cose in questi tre anni e mezzo, posso sbagliare a dare degli indirizzi, cioè posso pensare che nell’asilo nido il regolamento vada bene così e che non ci sia bisogno di cambiarlo, posso pensare che questa qualità del servizio è il massimo che noi possiamo ottenere, ma ho una visone diversa degli asili nido e dei nidi d’infanzia. Possiamo incontrarci con un gruppo di mamme, a quattro occhi, a tirare fuori tutte quelle che sono le richieste e le mie idee che non vengono riportate come le penso realmente ma spesso vengono travisate. La comunicazione diretta ritengo sia la cosa migliore, chi vuole viene con me e magari iniziamo a pensare a qualche cosa in più per gli asili, che non sia la difesa di una persona, ma sia la difesa dei bambini. Non si può prendere come parametro di riferimento un adulto che ha tutte le tutele e può vedere la sua situazione in altre sedi, ma il parametro di riferimento deve essere il bambino e la qualità dei servizi che a lui eroghiamo. Questa è la mia opinione, da cui non mi tiro indietro” .