Continua nella chiesa di San Francesco a Rieti, la mostra itinerante “Giotto in Padova” ricostruzione della cappella degli Scrovegni, celebre in tutto il mondo per il ciclo di affreschi con le Storie di Maria e del Cristo , eseguiti su commissione di Enrico Scrovegni da Giotto nel 1303. Consacrata nel 1305, la capella non era ancora del tutto compiuta.
Da un documento infatti si sa che Scrovegni stava facendo costruire un campanile presso la nuova chiesa. I frati degli Eremitani, ai quali spettava controllare l’ordine dei Gaudenti, si lamentarono durante il Capitolo svoltosi in quell’anno, di quel progetto. Essi temevano che con la costruzione del campanile, la cappella avrebbe potito diventare una chiesa vera e propria e non più il piccolo oratorio che doveva servire per Enrico Scrovegni ed i suoi familiari. Probabilmente intervenne il vescovo e fece sì che il ricco banchiere, rispettasse il progetto iniziale cioè costruire una cappella di piccole dimensioni e di semplice linea architettonica che Giotto trasformò in un grandissimo capolavoro.
Nella contemplazione dell’opera del maestro fiorentino, si avvera quanto afferma il Bouleau: il colore diviene musicalità, la musicalità apre l’animo alla percezione della verità e la verità rende liberi. Ecco pertanto che i problemi della civiltà non si possono risolvere con la conflittualità, ma con disposizione al silenzio e alla contemplazione. Giotto possiede questo segreto dell’arte. Egli sembra lasciarsi condurre da una superiore bellezza , liberatrice dal peso della materia, anelante a quella pace dello spirito che spesso ed invano hanno cercato anche grandi personalità, nelle avversità della vita quotidiana. Le visite guidate della mostra, esposta già in molte città, tra queste: Copenaghen, Oslo, Bratislava, Helsinki, Stoccolma, Amsterdam, Lisbona, Gerusalemme Stoccarda e a Milano e Rieti in Italia, presso la chiesa di San Francesco, organizzate dalla Rieti da Scoprire, permettono di apprezzare la grande bellezza degli affreschi di Giotto, bellezza che diviene porta che di adito all’infinito.
La mostra rimmarrà aperta fino al 25 ottobre dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 dalle 15.00 alle 18.00. Info: 347 7279591 0746-296949 email:rietidascoprire@vodafone.it