Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno posto in maggiore evidenza, se ce ne fosse ancora il bisogno, come siano entrati in crisi i partiti in generale, la sinistra in particolare e la democrazia stessa.
Da queste considerazioni è nata in un gruppo di cittadini sempre più numerosi la volontà di fare qualcosa in prima persona per riappropriarsi del ruolo politico, nel senso più alto della parola, per portare all’attenzione generale l’esigenza di nuove forme di partecipazione alla vita della città e del paese.
E’ nato così il Movimento Unitario per la Costituente della Sinistra, movimento che non nasce isolato ma che riprende tra i primi un’esigenza avvertita in altri contesti e realtà per opera prevalente di cittadini che sono fuori dall’ambito dei partiti e che ad essi non intendono delegare a priori la rappresentanza delle istanze e delle esigenze della collettività nelle sue varie componenti. Cittadini stanchi, inoltre, di subire decisioni strategie imposte dall’alto e che non rappresentano la sintesi di decisioni e proposte maturate in un processo di costruzione partecipata di programmi e linee politiche.
Emblematico il caso delle candidature a Sindaco di Rieti, per cui circolano nomi che appaiono imposti dall’alto e non certo espressione del confronto democratico che tracci prima un profilo identificativo delle caratteristiche politiche e delle linee programmatiche e poi trovi la necessaria sintesi in un nome rappresentativo delle istanze e delle aspettative della città.
La politica, per i costituenti, non è una faccenda privata tra segreterie di partito, o in alcuni casi di padroni di partito, da risolvere con intese e accordi personali e non nati dalla reale partecipazione dei cittadini rappresentati.
Il Movimento intende rivolgersi ai molti, troppi, cittadini che si sono estraniati oggi dalle organizzazioni politiche.
Cittadini che cercano un punto di aggregazione all’interno del loro contesto di vita sociale e lavorativa, siano essi lavoratori dell’industria o dell’agricoltura, intellettuali, specialisti e tecnici, imprenditori che hanno ben presente il proprio ruolo di responsabilità sociale, quindi gente che intende partecipare direttamente al processo produttivo ed alla costruzione di un futuro equo e solidale per tutti, comprese le generazioni future.
Cittadini che, pur nella diversità delle proprie convinzioni ed appartenenze confessionali, sono interessati alla costruzione di una democrazia laica, aconfessionale e non atea, sensibile anche alle istanze etiche proprie della cultura cristiana che costituisce comunque una realtà radicata nel nostro paese.
Il Movimento intende quindi dare inizio ad un periodo di azione comune e di comune assunzione di responsabilità a livello di quartiere, di città, di provincia, dell’intero paese, rivolgendosi a tutte le forze, che sono numerose e di diversa origine, disponibili a costruire un progetto unitario anche attraverso momenti di incontro e riflessione sulla democrazia, sullo stato e sulla società.
Per rendere il Movimento non un momento di incontro di un gruppo elitario ma l’avvio di un processo di partecipazione popolare e di massa, vigoroso ed incisivo, il prossimo 16 dicembre a Rieti è stato programmato un incontro pubblico per dare inizio, in maniera democratica e partecipata, alla costruzione del programma politico dettagliato che definisca anche i futuri obiettivi strategici.