“Dopo più di due anni di gestione dell’emergenza Covid segnata da un crescendo di divieti e costrizioni, stiamo per giungere ad un nuovo momento di svolta.Il 31 marzo scade lo stato di emergenza proclamato il 31 gennaio 2020 e più volte prorogato come base giuridica per 885 atti presi dalle Istituzioni per fronteggiare la pandemia.
Di fronte a questa scadenza le posizioni delle istituzioni e di buona parte della politica si dividono tra chi vorrebbe una nuova proroga dello stato di emergenza e chi vorrebbe mantenere in vigore i provvedimenti restrittivi (green pass e obbligo di vaccinazione) anche dopo la fine dell’emergenza.Per questo motivo è necessario concentrare tutte le energie di chi, per un motivo o per l’altro, non condivide il modo con cui è stata gestita questa emergenza. Da chi è scettico sull’efficacia dei vaccini fino a chi è semplicemente critico sull’utilizzo indiscriminato dei green pass, tutti si devono unire per chiedere che l’emergenza abbia effettivamente fine. Bisogna creare un ponte, senza atteggiamenti estremisti, tra i movimenti spontanei e i parlamentari che hanno espresso, in maniera più o meno netta e coerente, posizioni critiche contro gli atteggiamenti autoritari e irrazionali che sono emersi in questi due anni.Va preso atto che il green pass non ha una reale utilità sanitaria, essendo oramai scientificamente provato che i vaccini non immunizzano ma soprattutto non riducono la capacità di trasmissione virale della malattia
1 Fine di tute le misure di emergenza legate alla pandemia Sars-Cov-2.
2 Eliminare tutte le forme di green pass con la fine dello stato di emergenza, ripristinando la completa libertà di spostamento, soggiorno e accesso al lavoro e a tutti i pubblici esercizi dei Cittadini, senza limitazioni oltre quelle previste dalla Costituzione e dalle leggi.
3 No alla proroga degli obblighi vaccinali oltre la fine dello stato di emergenza per tutte le categorie di cittadini e per ogni età.
4 Sviluppo e utilizzo di tutti i protocolli di cura del Covid ormai scientificamente provati, superando l’indicazione alla “tachipirina e vigile attesa” e riconoscendo la centralità del Medico curante nello scegliere secondo scienza e coscienza la terapia adatta ad ogni singolo paziente.5. Commissione d’inchiesta parlamentare sulle cause della pandemia, sulla gestione dell’emergenza in Italia e sul mancato aggiornamento del piano anti-pandemico nazionale.*Su queste richieste e in base alla competenza di medici in prima linea vogliamo mobilitare tutti quegli Italiani, vaccinati o non vaccinati, che vogliono recuperare la loro libertà dopo oltre due anni di limitazioni e divieti”.
Così nella nota Dott.ssa Ernesta Adele Marando (Libero Professionista, già Medico ospedaliero San Camillo)Dott. Felice Costini (Medico di Medicina Generale Rieti)Dott. Carlo Pellegrini (Libero Professionista, già Medico ospedaliero San Camillo)Dott. Angelo Scozzafava (Medico di Medicina Generale Roma) –