MUTANDE E CALZINI NELLA PROTESTA DI CASAPOUND ITALIA CONTRO EQUITALIA

Sede Equitalia di Rieti

CasaPound Italia ha messo a segno una protesta contro Equitalia e i suoi metodi di riscossione. Davanti alla sede del concessionario alla riscossione e’ stato appeso uno striscione con la frase “(IN)EQUITALIA PIGNORA ANCHE QUESTO”, oltre a numerose mutande, calzini ed altra biancheria intima anch’essa appesa intorno alla sede con i cartelli “PIGNORATO DA EQUITALIA”.

I  militanti di CasaPound, inoltre, hanno distribuito un pieghevole nel quale sono stati evidenziati i motivi della protesta e le proposte di CasaPound Italia per arrestare i comportamenti scorretti perpetrati da Equitalia, che verra’ distribuito anche sabato 26 durante un banchetto che si terrà in Piazza del Comune dalle 17 alle 20. “Equitalia – dichiara Giovanni Rositani, responsabile provinciale di CasaPound Italia – Rieti – in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80% delle entrate proviene piccolissimi contribuenti.

Persone con le quali Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’asta giudiziaria”.“Inoltre – prosegue il responsabile di Cpi – Equitalia persiste a pignorare beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da un’impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i lavoratori?

A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto) incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri delinquenti, cioè i milionari che però hanno nascosto i propri beni. E per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza preavvertire il contribuente”.“CasaPound Italia – conclude Rositani – non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile.

Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell’immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti, di revocare la possibilità di condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori".

Su motivi e proposte della protesta CasaPound Italia da appuntamento c/o i propri gazebo che verranno allestiti in tutte le province del Lazio a partire proprio da questo sabato, 26 febbraio, e metterà a disposizione il proprio servizio nazionale "Dillo a CasaPound", un numero di telefono al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini per avere le informazioni necessarie.