Gli autovelox che non hanno controlli periodici producono sanzioni illegittime. Lo ha affermato la Corte Costituzionale con la recentissima sentenza numero 113 del 2015. Il Codice della Strada non prevede che tutti gli apparecchi siano sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura, per la suprema Corte invece, tutti, devono essere sottoposti a verifica.
Attenzione però, la sentenza, in particolare, si riferisce agli apparecchi con presenza di pattuglie, non a quelli piazzati sulle strade
e lasciati in funzione in automatico. Per gli apparecchi presidiati da pattuglie, nel 2005 il Ministero delle Infrastrutture aveva dato la possibilità di non essere sottoposti a verifica, poiché, quando un apparecchio viene presidiato da un agente, questi può accorgersi se qualcosa non va. Questo per limitare l’alto numero di ricorsi ai giudici di pace per la questione della taratura; non vi era la possibilità, infatti, di sottoporre a verifica tutti gli strumenti per la mancanza di un numero sufficiente di laboratori in grado di effettuare le tarature.
La Corte costituzionale ha ritenuto irragionevole la ripartizione fra autovelox “automatici” (controllati periodicamente) e apparecchi usati direttamente dalle pattuglie (esentati dai controlli). Tutti gli apparecchi devono essere sottoposti a verifica.