Movimento Studentesco Rieti ed Azione Studentesca Rieti tornano ad esprimersi sulla questione emergenza scuole.
L’ultima ordinanza comunale ha stabilito la ripresa delle attività didattiche nel giorno 21 Novembre per Liceo Scientifico nella sede principale, la succursale dello stesso insieme al Liceo Classico all’Asi presso il consorzio dello sviluppo industriale e nel giorno 22 Novembre è previsto il rientro degli studenti del Liceo Pedagogico nel Palazzo degli Studi e nell’edificio Sacchetti Sassetti.
Il documento ufficiale di oggi è solo l’ultimo di una lunga serie di comunicazioni da parte delle amministrazioni, rivolte ai cittadini, che vanno avanti dal 30 ottobre. Questo periodo di chiusura è stato caratterizzato da un susseguirsi di informazioni, molte delle quali non attendibili, che hanno causato un vero e proprio caos tra le famiglie reatine.
In questo clima di confusione dove ci sono state troppe voci e pochi fatti gli studenti possono tirare un sospiro di sollievo e possono finalmente riprendere le lezioni.
E’ però importante evidenziare come non ci sia stata solo una mancanza di chiarezza e soprattutto di dialogo tra le amministrazioni e i cittadini, ma anche tra sindaco e presidente della provincia. Noi studenti siamo stati costretti ad assistere ad un continuo botta e risposta tra i due enti amministrativi, con rettifiche adoperate in continuazione sia da una parte che dall’altra.
In questa situazione di tensione delle mancanze del genere non possono essere tollerate, in quanto per prime le amministrazioni stesse dovrebbero rappresentare per noi cittadini e studenti delle sicurezze e delle figure alle quali fare riferimento nel momento in cui si presenta una situazione di emergenza.
Arrivati ad un mese dopo la prima scossa del 26 Ottobre non è ancora chiara la reale condizione in cui versano sia gli istituti che dalla prossima settimana verranno occupati da centinaia di giovani reatini, ma anche quelli che sono stati sgomberati, speriamo temporaneamente, per compiere dei lavori di messa in sicurezza.
Esigiamo inevitabilmente spiegazioni attendibili per salvaguardare il nostro futuro, siamo stufi di questa destabilizzante confusione, pretendiamo che chi amministra riesca a trasmettere sicurezza, facendo le proprie scelte ricordando, come speriamo già abbia fatto, che decisioni errate non sono accettate quando si parla di giovani ragazzi.