Le dichiarazioni del coordinatore nazionale del PdL sono pienamente condivisibili. Infatti, sono diversi anni che mi batto contro l’attuale sistema, prima in Forza Italia ora nel PdL, sia contro l’immobilismo politico e gestionale sia contro le decisioni assunte dai ruoli apicali del partito locale, il più delle volte dimostratesi errate.
Nel corso degli anni ho assistito ad una continua emorragia di nostri esponenti locali che animati dall’impegno e dalla passione politica aspettavano soltanto un’equilibrato ricambio della classe dirigente, che potesse portare a un miglioramento delle cose.
Nella provincia reatina hanno lasciato, oppure sono confluiti in altri partiti, decine di esponenti politici appartenenti culturalmente all’area ex forza italia, che erano impegnati per valorizzare gli ideali comuni, militanti, ma anche delegati territoriali, vice coordinatori del partito, consiglieri provinciali e comunali, presidenti e consiglieri di circoscrizione, coordinatori dei giovani.
L’area moderata dell’ex forza italia è indispensabile, infatti, quest’area rappresentata il bacino elettorale più importante e una grande ricchezza culturale, meritevole pertanto del giusto riconoscimento sia nella scelta della linea politica, sia nella rappresentanza.
Altresì, una volta per fare spazio ai nostri alleati locali e regionali, un’altra volta per ignavia politica, le idee alla base del progetto politico di forza italia, non hanno trovato riscontro nel centro destra reatino.
La scelta che definisco “disastrosa” nel 2007, di non rinnovare in larga parte la giunta al Comune capoluogo unitamente al “bisticcio” con l’UDC, e a una candidatura a Presidente, come al solito, non di area moderata, ha determinato la sconfitta alle elezioni provinciali del 2009, eppure tirava un fortissimo vento berlusconiano, di fatto si è quasi azzerata un’intera nuova classe dirigente e messo a rischio le prossime elezioni al Comune di Rieti, incredibilmente, a tutt’oggi non è mai stata fatta un’analisi della sconfitta né una verifica politica.
Il problema è che, se chi decide è il controllore di se stesso, tutto resta come prima, ormai da anni, assistiamo ad un’inerzia irritante, sperando sempre che ci soccorra “santo silvio Berlusconi”. Mi ripeto, gerontocrazia mentale al potere!
Dopo la vittoria alle ultime elezioni regionali del 2010, prendendo forse, l’ultimo vento berlusconiano favorevole, siamo stati penalizzati nei finanziamenti e nelle nomine gestionali regionali, di fatto siamo stati colonizzati dai “romani”. Le rare nomine decise dal coordinamento provinciale non hanno tenuto in nessun conto gli impegni assunti ed il merito.
Occorre rilanciare senza indugio il partito, le elezioni comunali a Rieti sono dietro l’angolo e questa volta credo che non ci sarà il “vento Berlusconiano favorevole”, è in dubbio l’alleanza con gli amici dell’UDC, con cui l’area ex forza italia condivide l’adesione al PPE e gran parte dei valori statutari, alcuni assessori non si ricandideranno e in ogni caso, secondo me, non saranno in grado, per vari motivi, di portare il solito contributo di voti “gestionali”
Se tutto ciò non bastasse, il partito ha perso credibilità, non mantenendo gli impegni, sia con altre forze politiche sia con i propri esponenti.
La gestione del partito, dovrebbe essere impostata non in “trattoria” o al “bar della stazione” tra tre o al massimo quattro commensali, quasi sempre gli stessi da un ventennio, ma da una struttura territoriale adeguata formata da “ Boni Homines” politicamente capaci scelti per militanza, lavoro svolto e consensi ricevuti.
Per quanto mi riguarda, credo di avere svolto il mio dovere, ho cercato, fin dal 2002, sia con la comunicazione, sia con diverse iniziative d’immagine e organizzative, di far emergere il partito, ma tutto ciò non è stato certamente sufficiente. Un conto è far vedere sui mass media che il partito s’interessa dei problemi della gente un altro sono i fatti. Spero sinceramente di lasciare un ricordo positivo.
Ringrazio tutti gli organi di stampa che pur nella doverosa equidistanza tra le parti, hanno più volte sottolineato il mio impegno.
Recentemente ho richiesto la convocazione degli stati generali del partito, ma non ho avuto risposte, è solita tattica alla “ponzio pilato”, oppure si lasciano decantare le cose, senza fare nulla, al massimo, nell’emergenza politica, si fanno riunioni in cui si fa finta di assumersi degli impegni che il più delle volte vengono disattesi.
Per quanto sopra esposto, e per quanto comunicato nelle scorse settimane, ai vertici del Pdl regionale e provinciale, auspicando che finalmente il partito, si dia un’organizzazione basata sulle parole del coordinatore nazionale, profondamente deluso e amareggiato dal modo di agire del coordinatore provinciale del partito, a cui in tanti anni, ho riservato un grande impegno politico nonché amicizia e fiducia, rassegno le dimissioni irrevocabili da responsabile provinciale del settore immagine e comunicazione e portavoce del PdL della Provincia di Rieti.