Se il centro sinistra dice che il PdL è fallito non ha capito il senso del progetto nato due anni fa in piazza San Babila. Il PdL non è il frutto di un accordo fra due leader politici, che viene meno se i due leader prendono due strade diverse. Il PdL è un imponente movimento di popolo, al quale hanno partecipato e partecipano con entusiasmo la grande maggioranza degli esponenti politici che provengono non solo da Forza Italia, ma da Alleanza Nazionale e dagli altri partiti alleati.
Ma soprattutto al quale partecipa la grande maggioranza degli elettori del centro-destra, che ci chiedono unità e coerenza. Il PdL è nato non a caso in piazza, fra la gente, ed è proprio la nostra gente a non capire e non approvare le divisioni e le polemiche degli ultimi mesi. I partiti sono libere associazioni di persone che si riuniscono per perseguire obiettivi politici comuni. Se qualcuno non condivide più quegli obiettivi comuni, non ha senso che faccia parte di quel partito.
Ma questo non dovrebbe sciogliere il patto con gli elettori per governare il Paese. Un patto che impegna tutti coloro che sono stati eletti nel 2008 nelle liste che hanno ottenuto la maggioranza.
Il centro sinistra coltiva delle illusioni, cercando di andare a governare senza il consenso elettorale, e anche se, per “manovre di palazzo” esse non fossero tali, farebbe in ogni caso un clamoroso autogol.
Infatti, al loro interno, sono divisi su tutto, e tenuti insieme solo dall’“anti berlusconismo”, e… se cade Berlusconi che fine farà il centro sinistra?