MONTOPOLI IN SABINA, IL PROGETTO DEL PITTORE ANDREA RUFFOLO VINCE IL CONCORSO "150 MURALES"

Montopoli di Sabina

“L’autore ha illustrato il processo di sviluppo industriale, agricolo, commerciale, culturale e sociale dell’Italia nel quadro del 150° anniversario della sua Unità. Personaggi che hanno contribuito a rafforzare l’unità della stessa mettendo in gioco la loro vita in nome di forti ideali. La giuria ha inoltre apprezzato la qualità del linguaggio espressivo di Andrea Ruffolo che riesce a dare una visione d’insieme immediata”.

Con queste motivazioni la giuria del bando di concorso “150 Murales”, indetto dal Comune di Montopoli di Sabina, nella provincia di Rieti, per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha selezionato il progetto murale “Italia contemporanea” del pittore Andrea Ruffolo.

Il murales in fase di completamento è stato presentato in anteprima nell’ambito della Festa della Liberazione, lo scorso 25 aprile.

L’opera va ad integrare il percorso di murales realizzati nei portici medievali del comune sabino; una galleria di affreschi che rappresentano uno spezzato delle tecniche pittoriche contemporanee: infatti, dai murales realisti, ai murales della scuola sud americana fino al dipinto di Ruffolo che s’inserisce in quel linguaggio tipicamente attuale, dalle tonalità prese in prestito alla popart.

L’opera di Ruffolo, che si distingue per le sue qualità narrative, concede una taglio molto significativo della storia contemporanea del nostro paese: l’artista ha preferito rendere omaggio ai grandi personaggi che hanno contribuito con le loro vite alla gloria del paese e che appartengono al nostro immaginario collettivo come l’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini o figure di rilievo come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fino a Papa Wojtyla. Non mancano le figure storiche che hanno contribuito all’Unità d’Italia come Garibaldi, i Partigiani, ma anche Totò, Silvana Mangano, Sofia Loren.

Un omaggio anche all’industria, all’agricoltura e al cinema, dalla Fiat, alla Piaggio, all’Istituto Luce, premiando i simboli della dieta mediterranea come l’olio e il settore dell’allevamento ovino; citazioni con le quali Ruffolo ha voluto altresì celebrare la terra sabina, terra della pastorizza e produttrice di olio fin dall’antichità.

Una composizione in cui l’artista gioca con piani alternati ricollegati tra loro attraverso delle scritte graffianti, che richiamano all’ironia di Basquiat e alle scritte murali spontanee, con le quali l’artista invita il fruitore a partecipare a un dialogo. Infatti, Ruffolo ha voluto tradurre quel tentativo di riassorbire l’espressione di natura popolare e popolana che si esprime attraverso il graffito: dall’Ottocentesco “Viva Verdi” al partigiano “Viva la libertà”.

Una narrazione “ipermediale” ma anche una “sinestesia” con la quale rivivere attraverso l’esplosione dei colori, l’alternarsi delle vicende che hanno generato i valori del belpaese.