Mobilità personale docente ed ATA, per la UIL Scuola il contratto è unico

Nei giorni scorsi al Ministero dell’Istruzione i sindacati della scuola si sono incontrati con l’Amministrazione, prima in sede di contrattazione per la mobilità del personale Ata, con particolare riferimento agli ex LSU e poi per una informativa relativa alla ordinanza sulla mobilità per tutto il personale.

In un comunicato la Uil Scuola nazionale ha tenuto ad evidenziare che “noi della Uil scuola siamo stati sempre convinti che il contratto sia unico e non pensiamo di farci convincere del contrario. Come prevede il comma 4 dell’articolo 1 del CCNI sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario esso può essere riaperto.

Questo ha fatto la Uil Scuola: ha chiesto la riapertura del contratto su tutta la materia della mobilità, docenti ed Ata. In assenza di un riscontro positivo della Amministrazione la Uil non è disponibile a sottoscrivere nessun accordo né ad assecondare procedure non concordate.

Il problema per la Uil è innanzitutto tutto politico: non esistono due contratti. Poi vanno risolti i due nodi fondamentali che, per volontà della Amministrazione sono stati accantonati al momento della sottoscrizione triennale: il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori del concorso riservato(FIT) del 2018, le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019; e l’utilizzo flessibile dei posti residui disponibili per i pensionamenti di quota 100 e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra chi legittimamente ha diritto alla assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti,già nella mobilità dello scorso anno.

In assenza di risposte che sblocchino la situazione, la Uil denuncerà in maniera precisa le illegittimità palesi che saranno conseguenza di tali scelte per cui è stato chiesto alla Amministrazione verifiche in sede di Ufficio legislativo. Ovviamente, in assenza di risposte positive, la Uil Scuola sosterrà le ragioni del personale interessato in ogni sede, non ultima quella giurisdizionale.”

R.M.