In merito alla nota dei dipendenti di Risorse Sabine preciso che non ho mai, e dico mai, ritenuto gli stessi lavoratori “figli di un Dio minore” e questo perché sono fortemente consapevole della difficile situazione nella quale versano. Questo però non può significare che il percorso degli stessi possa essere equiparato a quello dei dipendenti della Provincia, in quanto i percorsi sono normativamente differenti. Da una parte c’è infatti l’obbligo di ricollocare gli stessi con una norma regionale che recepisca quella nazionale in materia di riordino, dall’altra, invece, c’è la necessità di tentare un salvataggio in seguito alla messa in liquidazione della società da parte della Provincia ed al conseguente licenziamento. Gli argomenti sono evidentemente differenti e anche il percorso deve essere differente.
Domani il Presidente della Regione Lazio presenterà la Proposta di legge sul riordino delle Province e in parallelo stiamo lavorando con l’assessore Refrigeri e l’assessore al Bilancio Sartore per fare una ricognizione e valutare le ipotesi applicabili per il salvataggio dei lavoratori di Risorse Sabine. Non sono abituato a dire a chi ha un problema, e anche serio, di stare tranquillo, come magari fatto da altri, perché bisogna prima valutare le reali condizioni che possono portare ad una soluzione, e poi esprimersi con certezza.
Sensibilità, partecipazione e supporto, quindi, non sono mai venuti meno ma a questo bisogna anche aggiungere necessità di senso pratico e volontà di non fare proclami che possono essere disattesi. Ribadisco il mio impegno nel cercare la soluzione migliore per i lavoratori. Ringrazio il Consiglio Comunale per l’appoggio morale, ma in questo momento di difficoltà che colpisce tutti gli enti locali, compreso lo stesso Comune di Rieti, purtroppo serve altro.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Daniele Mitolo (Pd).