MILLE AGENTI IN MENO NELLE CARCERI DEL LAZIO

UIL Penitenziari“Sono 1000 Agenti Penitenziari in meno rispetto ai 1300 detenuti oltre il limite previsto per il Lazio, questo è il risultato di una mal gestione dipartimentale sul sistema carcere del Lazio”.

Lo dichiara Daniele Nicastrini a poche ore dall’incontro che si terrà oggi lunedì 19 ottobre 2009 per avviare a breve l’apertura del Nuovo Carcere di Rieti con la Direzione e il Provveditore regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio.
Sono tanti 1000 agenti in meno, cosa chiedere per risolvere questo problema;
“Dei 1000 agenti penitenziari mancanti, più di 300 unità sono distaccate in servizi o uffici dipartimentali dove tra l’altro hanno ben 3000 unità presenti, che in molti casi non dovrebbero esserci, visto che coprono ulteriori vacanze organiche di altre professionalità che ci sono in ambito ministeriale – continua Nicastrini – ma questo non preoccupa assolutamente il vertice dipartimentale che sembra continuare a sonnecchiare quando invece dovrebbe dare risposte serie e concrete su come affrontare la vera emergenza del Paese…carceri sovraffollate con 65000 detenuti e oltre meno 6000 agenti in meno, di cui ben 1000 in meno in questa regione rendono il collasso generale delle carceri laziali”.
 
Il Carcere Nuovo di Rieti dovrebbe aiutare a sfoltire circa 250 detenuti nella nostra Regione, ma subentrano ulteriori problemi:
“Aprire un carcere nuovo non significa risolvere solamente i problemi di spazio, ma anche dover ragionare su come organizzarlo, su cosa serve per renderlo funzionalmente sicuro e che il personale necessario sia presente nelle 24 ore giornalmente – incalza Nicastrini – è tutto questo manca in ambito regionale; il nuovo carcere di Rieti rischia di partire con le stesse defezioni”.

 

La UILPENITENZIARI continua a mantenere forte attenzione sul problema emergenziale del Pianeta carcere avendo anche svolto il tour nelle carceri laziali con esponenti politici del FERRAGOSTO IN CARCERE lo scorso 14-15-16 Agosto; Il sistema carcere e al collasso totale, e tutto questo ricade anche nella collettività, perché un sistema carcere vivibile, in sicurezza e che possa prevedere un programma trattamentale rieducativo, dovrebbe essere un obiettivo costituzionalmente da perseguire, invece notiamo che l’unico interesse è quello di dire costruiremo nuove carceri, senza spiegare dove si prenderanno i denari e i tempi necessari per realizzarli: nel frattempo – conclude Nicastrini – in carcere esiste tanta disperazione, sofferenza e anche morte sia tra i detenuti sia da parte del nostro personale, visto l’elevato numero di suicidi avvenuti anche quest’anno, e questo sinceramente non possiamo più tollerarlo, il Presidente IONTA e il Ministro Alfano sono corresponsabili di quanto sta accadendo nel sistema carcere, questo è giusto che lo sappiano per non dire che poi non sapevano niente”!!!