“In merito alle dichiarazioni del commissario liquidatore del Consorzio agrario interprovinciale Rieti e Terni, mi corre l’obbligo di ribadire ed evidenziare che l’attività svolta da Marco Pasquali non è stata portata avanti nell’interesse del mondo agricolo reatino e ternano, ma è stata guidata solo da logiche aziendaliste, personaliste e politicamente clientelari”. Lo dichiara Claudio Milardi, componente del coordinamento provinciale Pdl.
“Il commissario – continua – ha privilegiato, infatti, il rapporto economico e societario con un operatore privato umbro, invece di avviare rapporti economici e strategici con i Consorzi agrari limitrofi, i quali, oggi, si trovano nella condizione di dover esercitare il diritto di prelazione di cui all’art 6 della legge del 28 ottobre 1999 n. 410. Questo in una fase di aggravamento della posizione debitoria che non permetterà, in un immediato futuro, di fare investimenti strategici nell’interesse degli agricoltori e del personale del consorzio”.
“Appare strano – prosegue Milardi – che la Consorzio servizi srl (100 per cento del Cai Ri-Tr) sia stata costituita a poche settimane di distanza da un’altra srl che oggi ne è il maggior creditore e che probabilmente è, in via diretta o per altra società collegata, l’unico soggetto che ha risposto all’ ‘invito ad offrire’ di cui da ieri si è a conoscenza dopo l’apertura della ‘busta’ con l’importo dell’offerta”.
“I Consorzi limitrofi – aggiunge l’esponente del Pdl – nel corso degli ultimi anni, con una attenta attività di gestione, sono tornati in bonis e per questo oggi possono esercitare la prelazione, mentre il Consorzio Ri-Tr ha aumentato i debiti di ulteriori 1,7 milioni. Pasquali ha gestito la struttura consortile come un ‘carrozzone’ di vecchia memoria, aumentando i costi solo in una ottica clientelare. Il personale, che da oltre due mesi non riceve lo stipendio e nonostante in precedenza una decina di dipendenti fosse stata incentivata all’esodo con mobilità verso altri enti, è stato gravato di 10-12 nuove assunzioni (tutti reatini) a tempo determinato, nonostante nel contempo siano stati chiusi i punti di Passo Corese, Magliano e Orvieto. In questi giorni, inoltre, è stata svolta una intensa azione finalizzata a scongiurare la sparizione del Consorzio dal territorio umbro-sabino, passando le proprie attività nella disponibilità di un soggetto privato che non può garantire il futuro della struttura consortile e del personale, mentre Pasquali afferma: ‘Un accordo garantisce il loro posto di lavoro nel raggio di 50 chilometri’, ma senza specificare per quanto tempo”.
“Voglio ricordare al commissario – conclude Milardi – che la norma afferma: ‘Qualora i consorzi limitrofi non esercitino il diritto di prelazione, le società cooperative agricole costituite e operanti nella provincia e successivamente nella regione stessa sono preferite, a parità di condizioni, rispetto agli altri offerenti, sempre che siano in amministrazione ordinari’. Per concludere, posso assicurare agli agricoltori reatini e al personale del Consorzio che non sarà l’attuale unico offerente ad aggiudicarsi i beni del Cai Ri-Tr, ma nel 90 per cento delle probabilità passerà in mano ad altro Consorzio limitrofo e per il 10 per cento a una cooperativa agricola laziale o umbra”.