Chiusa la vicenda PalaSojourner con grande autorevolezza da Comune e Provincia insieme all’Npc di Cattani, prosegue il ragionamento su quella che deve essere l’idea progettuale della cittadella dello Sport di Villa Reatina e Campoloniano di cui ho parlato già in precedenza. La messa a sistema degli impianti sportivi comunali e provinciali su quella che è l’area ad essi preposta deve essere una prerogativa dell’amministrazione comunale.
Da anni si parla della cittadella dello Sport ma di fatto possiamo prendere atto che una cittadella dello sport esiste e che l’obiettivo ad oggi non può essere null’altro che il completamento di quelle aree che si trovano tra un impianto sportivo e l’altro che possono generare un reddito ed un servizio alla collettività. Sul programma elettorale del centrosinistra è già tutto scritto e le cose dalla mia prima uscita pubblica sembrano aver generato un interesse diffuso che pian piano in città inizia a pervadere.
Il futuro sportivo delle nostre realtà cittadine si può e si deve giocare lì e qualora si concretizzassero iniziative imprenditoriali non potrebbero non contribuire alla valorizzazione dei nostri complessi sportivi e ad una implicazione positiva delle nostre rappresentative sportive cittadine.
Lo sport è un volano turistico ed economico di questa città e seppur come ultimamente ravvisato dalle forze commerciali della città manca un piano di marketing turistico del territorio è pur vero che molte delle iniziative che hanno riempito le strutture turistiche del capoluogo sono sportive. E tra l’altro un piano turistico di marketing territoriale ci sarebbe anche, basta andare a cercare il lavoro fatto dalla Provincia sulla Via Francigena di San Francesco e sui cammini di Fede insieme all’Opera romana Pellegrinaggi, sulla rete delle piste ciclabili della ciclovia reatina, sulla prima redazione del progetto del Terminillo, sulla partecipazione a tutte le fiere del turismo d’Europa, ma sembra ci si sia dimenticato di tutto. Basterebbe chiedere alle associazioni di categoria di un paio di anni fa.
Inutile ricordarle tutte, ma dal meeting allo Sopigno Cup, fino ad arrivare alla Tirreno Adriatico che ci sarà il 15 e 16 Marzo a Rieti, valorizzando e tenendo caldo il Terminillo sul quale ovviamente dico #sialprogettoterminillo, nonché ai due weekend di Luglio ove lo Stadio Scopigno ospiterà il raduno dei Testimoni di Geova, viene avvalorata la tesi che gli impianti sportivi al servizio della comunità sono funzionali, interessanti ma visti poco in un ottica imprenditoriale.
In molte città i palazzi dello sport sono arene per gli spettacoli prima di essere luoghi per lo sport, sono centri congressi, sono luoghi dove oltre al valore sportivo si considera anche l’aspetto ricreativo nonchè commerciale. Ecco, occorre una trasformazione intelligente di quell’area, con servizi, con luoghi per il benessere psicofisico del cittadino, liberi ed altri a pagamento, con un collegamento di piste ciclabili tra un impianto e l’altro sfruttando l’utilizzo di nuove tecnologie e tecnologie rinnovabili, abbattendo anche i costi delle strutture.
La soluzione del PalaSojourner sulla quale ringrazio il presidente della Provincia Rinaldi sulla quale vicenda è stato sinergico con il Comune, dimostra che la classe dirigente di questa provincia puo’ risolvere i problemi, con una visione di ampio respiro e a lungo termine con idee progettuali supportate da partner economici pubblici e privati. Da individuare insieme, premesso che l’unico valore che abbiamo è il benessere collettivo e non individuale.