La Fim Cisl insieme a centinaia di delegati, lavoratori, cassaintegrati, delle aziende in crisi dell’industria metalmeccanica del Paese saranno presenti il prossimo 30 settembre con un grande presidio sotto Palazzo Chigi a Roma, per suonare la sveglia alla politica e al Governo.
Una mobilitazione necessaria perché, se da una parte apprezziamo l’impegno dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro nella gestione delle singole vertenze, dall’altra è necessario che politica, Parlamento e Governo, affrontino una volta per tutte i veri nodi competitivi (infrastrutture e costo dell’energia, costo del denaro e credito, giustizia e regole certe, ecc.) che sono all’origine delle più importanti crisi del Paese.
A questo si aggiungono poi gli ammortizzatori in scadenza per migliaia di lavoratori e che rischiano di diventare l’emergenza sull’emergenza. Per questo bisogna agire, è ora che Governo e Parlamento comincino a dire quale politica industriale intendono promuovere per l’Italia, senza perdere altro tempo prezioso.
Il segretario generale della Fim Farina commentando l’iniziativa dice: “porteremo la crisi dell’industria sotto i Palazzi, perché se non si agisce subito rischiamo di perdere un patrimonio enorme della nostra industria metalmeccanica italiana fatta di competenze, eccellenze e saperi e non ce lo possiamo permettere”.