A seguito dei lavori effettuati per la messa in sicurezza di un tratto delle sponde del fiume Velino, pubblichiamo integralmente la lettera inviata al Prefetto di Rieti dal geologo Riccardo Massimiliano Menotti.
Signor Prefetto,
i “lavori di messa in sicurezza delle sponde del fiume Velino nel tratto della Città di Rieti, compreso tra la località Ponte Cavallotti e lo sbarramento del Consorzio di Bonifica” realizzati dall’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo – ARDIS della Regione Lazio nel 2012 e collaudati nel febbraio 2013, a fronte di una spesa complessiva di € 1.700.000,00, non hanno raggiunto il risultato (I RISCHI DI INONDAZIONI DELLA CITTA’ DI RIETI – http://rietinvetrina.it/il-commento/?page=4), difatti nel dicembre del 2013 l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere (Direttiva CE 60/2007 e D.Lgs. 49/2010) ha individuato il rischio molto elevato R4, “possibili perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche”, per la gran parte delle aree golenali del fiume Velino nel tratto urbano della Città di Rieti, in particolare in sponda destra, a monte e a valle del Ponte Romano, in corrispondenza di via San Francesco, Largo Fiordeponti e via della Verdura (Mappa del Rischio Alluvione Tavola 75 R, scala 1:10.000 – www.abtevere.it).
Fermo restando il divieto assoluto di accesso all’area golenale in destra idraulica del fiume Velino dal Ponte Romano allo sbarramento del Consorzio della Bonifica Reatina imposto dal Direttore dell’ARDIS-Regione Lazio (DOSSIER RISCHIO FIUME VELINO – http://rietinvetrina.it/il-commento/?page=5) e constata l’inerzia del Sindaco di Rieti, quale Autorità di Protezione Civile, a emanare l’ordinanza di interdizione all’accesso anche incidentale nell’area golenale, chiedo a Lei, Signor Prefetto, di valutare tutti gli aspetti dei rischi ambientali, di ordinare la revoca di tutte le concessioni in aree demaniali a rischio R4 e di predisporre interventi strutturali per la difesa della vita umana e per evitare gravi danni ai fabbricati che di fatto costituiscono l’argine del f. Velino.
Signor Prefetto, domenica 28 giugno u.s. alle ore 21:00 circa, nell’area data in concessione alla “John Silver snc” nell’alveo di piena del f. Velino, ripeto classificata come zona di esondazione a rischio molto elevato R4, insistevano oltre 100 persone con anche bambini.
Dott. Geol. Riccardo Massimiliano Menotti.