“A seguito dell’interrogazione comunale da noi avanzata, nella seduta del Consiglio Comunale del 13 aprile scorso, circa le prospettive della Mensa di Santa Chiara, la risposta dell’Amministrazione fu quella di impegnarsi affinché nel giro di due mesi si potesse raggiungere l’obiettivo della collocazione della Mensa nei locali dell’ex Seminario”, così ricorda NOME Officina Politica in una nota.
“Lo spazio dei due mesi si sta consumando e le problematiche della mensa, derivanti dalla provvisorietà dell’attuale collocazione presso il MAKO, si stanno complessivamente inasprendo. All’interrogazione da noi presentata, l’Amministrazione rispose che avrebbe operato anche in concorso con il sostegno tra Enti, al fine di risolvere le difficoltà gestionali e logistiche dell’attuale condizione”.”Non avendo in alcun modo avuto riscontro dei propositi enunciati – sottolineano Carlo Ubertini e NOME – e restando ancorati all’obiettivo di concorrere ad una soluzione dignitosa per il servizio svolto dai volontari, chiediamo pubblicamente all’Amministrazione di rappresentare in merito i passi in avanti svolti, così come le concrete tempistiche entro cui la Mensa di Santa Chiara potrà riguadagnare agibilità e normalità operative.
Agibilità operativa, vale la pena ricordare, che si riflette su quel crescente universo di assistiti, nei confronti dei quali le Istituzioni non possono eticamente, socialmente e politicamente esercitare ulteriori, colpevoli, trascuratezze”.