MENO "UNDER 30" PIU' "OVER 70" ALLA GUIDA DELLE IMPRESE

Lavoro a Rieti

Diminuiscono gli “under 30” e aumentano gli “over 70” alla testa delle imprese reatine e del resto della penisola. Si alza l’età media della popolazione, genitori e nonni restano in sella dell’azienda di famiglia più a lungo, i tempi di uscita dall’università si allungano e trovare un imprenditore con meno di trent’anni è diventato più difficile.

Sui 10.288 titolari di impresa rilevati in provincia di Rieti in base ai dati del Registro Imprese della Camera di Commercio di Rieti rielaborati da Unioncamere-Infocamere, solo 593, pari al 5,8%, hanno un’età inferiore ai 30 anni, mentre 1225, ossia l’11,9% degli imprenditori reatini, hanno un’età superiore ai 70 anni.

A livello nazionale, secondo Unioncamere, a distanza di otto anni (tra la fine di giugno del 2002 e la fine dello stesso mese di quest’anno) mancano 65.358 nomi all’appello dei titolari di imprese individuali con meno di trent’anni, iscritti nei registri delle Camere di commercio italiane. Una riduzione pari al 23,5% dello stock di tutti i giovani imprenditori al di sotto di questa soglia di età, e che è responsabile del 90% della diminuzione complessiva di imprese individuali (75.529) avvenuta in Italia nel periodo considerato. Gli imprenditori “junior” sono oggi il 6,3% del totale (otto anni fa erano l’8,1), mentre la quota dei “senior” è salita al 9,2% (erano l’8,5 nel 2002).

10.288   593    1.225   5,8%    11,9%

“L’invecchiamento della società italiana, che in provincia di Rieti è particolarmente evidente, si riflette nella struttura portante della nostra economia – commenta Vincenzo Regnini, presidente della Camera di Commercio di Rieti – ed è un segnale che desta preoccupazione. Non a caso il sistema provinciale delle associazioni aveva già individuato, oltre che nella ricerca e nell’innovazione, proprio nel trasferimento di competenze, inteso anche come passaggio generazionale d’impresa, gli assi in grado di far uscire dalla crisi economica questo territorio”. “L’imprenditorialità è infatti un talento che va coltivato fin dall’esperienza scolastica, favorendo la conoscenza e lo studio dei meccanismi di mercato e valorizzando le idee innovative dei giovani attraverso una contaminazione precoce con l’esperienza aziendale – aggiunge – ed in questo senso vanno sia i progetti di alternanza scuola-lavoro che vedono in prima linea la Camera di Commercio di Rieti sia il fiorire di sezioni giovanili provinciali presso le varie associazioni di categoria”.

La diagnosi d’invecchiamento della classe imprenditoriale italiana viene confermata, all’estremo opposto della scala anagrafica, dal significativo aumento dei titolari “over 70”, cresciuti nel periodo preso in esame di 16.481 unità (pari ad una crescita del 5,2% nel periodo). In termini relativi, in questi ultimi otto anni il peso percentuale dei giovani imprenditori sul totale è passato dall’8,1 al 6,3%, mentre quello degli ultrasettantenni è lievitato dall’8,5 al 9,2%.

Osservando le altre due fasce di età prese in considerazione dall’analisi (quelle fra i 30 e i 49 e fra i 50 e i 69 anni), emerge chiaramente come l’unica ad espandersi sia stata la prima (28.856 unità, pari ad una crescita dell’1,8%), mentre per la seconda si registra una diminuzione di 52.508 unità (corrispondenti ad una riduzione del 4,3% rispetto all’inizio del periodo).