MELILLI, PERILLI: UN PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DEVASTANTE

Sanità

"Un documento devastante non solo per la sanità ma anche per l’intero territorio e la comunità reatina”.
E’ questo in sintesi il commento al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, presentato dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, da parte del presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, del consigliere regionale Mario Perilli e del consigliere provinciale con delega alla Sanità, Paolo Bigliocchi.

“Con la divisione della Regione Lazio in quattro macro-aree – dichiara il presidente Melilli – scompare in pratica il diritto dei cittadini della provincia di Rieti di avere i posti di riabilitazione e di lungodegenza previsti dagli standard nazionali e per i quali nella scorsa legislatura nazionale abbiamo tenacemente combattuto: il fabbisogno di questi posti che sono stati riconosciuti al nostro territorio viene di fatto annullato dall’eccesso di offerta presente in altre zone della macroarea dove siamo stati inseriti. Drammatica è la scomparsa dell’ospedale di Amatrice – continua Melilli – che fa perdere un presidio ospedaliero in una zona distante oltre 60 chilometri dall’ospedale di Rieti e che rischia di diventare probabilmente una residenza sanitaria assistita, a discapito di altre zone del nostro territorio dove queste erano state già previste.

Per questo motivo domani parteciperò alle celebrazioni del 2 giugno ad Amatrice insieme al sindaco Pirozzi per manifestare solidarietà alla comunità amatriciana. Ma visti i tagli che si profilano nella seconda parte della manovra sono preoccupato anche per l’ospedale di Magliano. E’ davvero una situazione paradossale, la Polverini in pratica inizia a smantellare le Province prima che lo faccia il Governo. Vorrei capire infine – conclude Melilli – che senso abbia tenere in piedi un’organizzazione elefantiaca come quella della Regione Lazio quando questa è chiamata a gestire soltanto il 20 per cento dell’intero bilancio regionale, dato che il restante 80 per cento è gestito direttamente e autonomamente dal Commissario alla Sanità e cioè la presidente Polverini”.

“Una delle cose più gravi – riprende il consigliere regionale Perilli – è che la Polverini abbia presentato un documento così importante e rilevante per i cittadini del Lazio senza permettere al Consiglio regionale di discuterne come credo sia giusto e normale. Tra l’altro – continua Perilli – ci è stato detto che questo Piano si è reso necessario per evitare l’aumento delle tasse, sono convinto invece che le aliquote regionali aumenteranno lo stesso. L’unica cosa che emerge chiaramente è che con l’istituzione delle macroaree viene esaltato il ruolo centripeto di Roma: pensate al de’ Lellis che da ospedale di riferimento dell’intera provincia rischia di divenire un ospedale di periferia. La Polverini – conclude Perilli – dimostra ancora una volta di avere una idea sbagliata di Regione, sempre incentrata su Roma, e soprattutto contraddice quanto promesso in campagna elettorale sia ad Amatrice che a Magliano Sabina”.

“Leggendo il testo del documento – commenta invece il consigliere provinciale Bigliocchi – emerge come l’argomento Sanità sia stato affrontato da chi di Sanità conosce poco, tenendo conto solo di criteri economici e non delle specificità e delle necessità di questa materia e dei territori su cui va ad incidere. Sulla lungodegenza e sulle acuzie nessun taglio è stato previsto per la città di Roma, a tutto discapito dei territori provinciali. Ci auguravamo – continua il consigliere provinciale – che la Polverini avesse il coraggio di ridiscutere il Piano di rientro deciso dal Governo come promesso prima delle elezioni, ma così non è stato. Adesso – conclude Bigliocchi – ci troviamo davanti a un decreto che parla solo di tagli e che non dice nulla di investimenti e prospettive future”.