Ho letto le singolari dichiarazioni del Sindaco Emili, posso affermare senza timore di essere smentito, che non ho mai impedito al Sindaco di prendere la parola, poiché non ho assolutamente questo potere.
Tutti sono a conoscenza che il Consiglio Comunale è regolato e guidato da un Presidente, che ha ritenuto, nella particolare situazione, dopo la mia segnalazione, di non dare la parola al Sindaco, perché aveva già comunicato in precedenza.
La verità è che siamo di fronte ad un primo cittadino sempre più nervoso, contestato ormai apertamente anche da diversi settori della maggioranza, che non assiste ai dibattiti in consiglio comunale, e che pretende, una volta rientrato nella sala consiliare (di solito verso la fine della discussione), di parlare a ruota libera.
Un Sindaco che quindi rifiuta il dibattito democratico, e che soffre ormai il confronto e gli argomenti portati avanti da una parte dell’opposizione. Il suo nervosismo si è mostrato nella seduta del 5 Novembre, che all’ordine del giorno aveva le variazioni di bilancio e lo stato dei conti del Comune di Rieti.
Alle nostre ragioni, quelle di un rendiconto sempre più in passivo e in deficit, la risposta del Sindaco, è stata quella di inveire con urli e gridi, con l’intento, chiaramente come sempre non riuscito, magari di intimorire e impaurire. In merito poi alle lezioni sulla democrazia e i regolamenti, è francamente impossibile accettare lezioni su queste materie, da un ex fascista.