Gli Agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Rieti hanno denunciato in stato di libertà il cittadino marocchino H.M., del 1977, residente a Rieti, resosi responsabile di gravi minacce nei confronti della propria coniuge.
Nei giorni scorsi, una pattuglia della Polizia di Stato, impegnata nei servizi di controllo del territorio è intervenuta in una abitazione reatina, alle porte del centro storico, dove era stata segnalata una violenta lite in famiglia.
Gli operatori della Polizia di Stato, immediatamente intervenuti, trovata la porta di ingresso aperta, hanno fatto irruzione nell’appartamento da cui si udivano provenire delle urla ed hanno individuato tre bambini intenti a giocare, mentre, in una stanza adiacente, un uomo, che al suo fianco deteneva un grosso coltello da cucina, stava urlando nei confronti della moglie, anch’essa straniera, che appariva terrorizzata.
Lo straniero è stato immediatamente bloccato, privato del coltello e condotto in un’altra stanza al fine di riportarlo alla calma e chiarire quanto stava accadendo.
L’uomo, per tutta risposta, ha continuato le sue minacce nei confronti della donna, mimando, con ampi gesti, di tagliarle la gola.
Gli Agenti della Polizia di Stato hanno quindi condotto l’uomo in Questura e lo hanno denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria che, immediatamente, al fine di impedire gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche per la donna e per i loro figli, ne ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di farvi ritorno.
Gli accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato hanno evidenziato come la donna subisse da tempo violenze psicologiche perpetrate dall’uomo di cui ora ne dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria.