Dopo un pluridecennale impegno per la difesa dell’ambiente e dei consumatori, condotto in modo sempre indipendente, attento ai fatti e non alle interferenze politiche, un giusto riconoscimento per Marco Tiberti eletto all’unanimità dall’Assemblea dei soci Presidente dell’Associazione European Consumers.
Sostituisce il dimissionario presidente uscente e fondatore dell’associazione Avvocato Vittorio Amedeo Marinelli, eletto dall’Assemblea Presidente Onorario e a cui da parte di tutti i presenti è andato un sentito ringraziamento per l’impegno e l’abnegazione a favore delle attività a difesa dei consumatori e dell’ambiente in questi 17 anni.
L’intenzione di Marco Tiberti, nuovo presidente è rilanciare la storica associazione (attiva dal 2001 e formalizzata nel 2003) attraverso un sito web, maggiori contatti con il mondo di stampa e mass-media, una campagna di acquisizione di nuovi soci e l’adempimento delle procedure per un maggior riconoscimento da parte di Stato, Regioni e Comuni. È, inoltre, intenzione del nuovo presidente aumentare il peso dedicato all’ambiente, tema strategico e sinergico, che riguarda oltre che la salute umana anche quella dell’intera biosfera.
Vicepresidente dell’associazione è stata confermata Valeria Masutti Volpe, una vita di impegno per le causa alimentari e animaliste mentre è stato accolto nel direttivo Pietro Massimiliano Bianco, noto ricercatore ISPRA, già consulente dell’associazione, eletto anche responsabile del comitato tecnico-scientifico.
Largo spazio sarà dato alle tematiche riguardanti le energie alternative, curate da Eugenio Odorifero, esperto di energie alternative, in un epoca in cui l’economia delle combustioni ha mostrato di essere letale per intere popolazioni oltre che in grado di alterare in modo forse irreversibile i delicati equilibri degli ecosistemi planetari.
Da parte dell’assemblea si conferma la sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità alimentare e ambientale e l’intenzione di attirare ricercatori dai vari campi inerenti i temi di ecologia, energia e economia, spesso repressi dalla prostituzione a interessi privati degli enti scientifici dovuti ai feroci tagli alla ricerca in particolare ambientale, considerata dagli attuali gruppi di potere, meno importante delle spese militari.