Marco Tiberti entra nel consiglio direttivo del Gruppo Unitario Foreste Italiane (GUFI)

Marco Tiberti, presidente di European Consumers APS è entrato nel consiglio direttivo del Gruppo Unitario Foreste Italiane (GUFI). Un’associazione di esperti e professionisti in materia ambientale e forestale con la quale European Consumers APS ha già avuto il piacere di collaborare per contrastare le nefaste conseguenze di un Testo Unico Forestale fatto per tagliare più che per preservare le foreste italiane[1] e del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima)[2].

Oltre a Marco Tiberti membri del direttivo sono personalità insigni delle scienze ambientali italiane[3]: Giovanni Damiani, presidente: già Direttore dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente (ANPA), Direttore Tecnico dell’ARTA Abruzzo e docente all’Università della Tuscia. Membro del Comitato direttivo nazionale di Italia Nostra, Presidente dell’Ecoistituto Abruzzo e del CISDAM (Centro Italiano per lo Studio e la Documentazione sugli Abeti Mediterranei. Bartolomeo Schirone, Vicepresidente. Biologo. Professore ordinario di Selvicoltura e Assestamento forestale presso l’Università della Tuscia. Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Montagna. Socio fondatore della SIRF, Società Italiana di Restauro Forestale. Grazia Lamberti, Segretaria, Insegnante, responsabile per molti ani di educazione ambientale all’interno delle scuole, esperta in progettazione e conduzione di percorsi educativi rivolti agli studenti su varie tematiche ecologiche e ambientali.

È Practitioner e Master in PNL (Programmazione neurolinguistica) e Bioetica. Ha esperienza più che decennale nella progettazione ed attuazione di progetti PON (Programma Operativo Nazionale) del Miur. Alessandro Bottacci, Consigliere, dottore in Scienze Forestali, Direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Professore incaricato del corso Nature Conservation presso l’Università degli Studi di Camerino. Socio ordinario dell’Accademia italiana di Scienze Forestali e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica. Ferdinando Laghi, Consigliere, Medico-chirurgo, componente del Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino. Presidente dell’ISDE Internazionale (International Society of Doctors for Environment), Medici per l’Ambiente, Silvano Landi, Consigliere Forestale. Già Comandante delle Scuole del Corpo Forestale dello Stato, docente di Protezione dagli incendi boschivi presso l’Università di Padova e di Legislazione delle foreste e dell’ambiente, Danno ambientale e Valutazione del danno ambientale, Economia ed estimo forestale ed ambientale, Protezione dagli incendi boschivi presso l’Università della Tuscia. Patrizia Menegoni, Consigliera, ricercatrice presso il laboratorio Biodiversità ed Ecosistemi di ENEA, naturalista, dottore di ricerca in Scienze Botaniche, si occupa di monitoraggio ambientale, di ecologia vegetale, di inquinanti emergenti, del rapporto tra ecosistema e tecnosistema. Responsabile di progetti di ricerca e comunicazione scientifica per la promozione della biodiversità italiana e la costruzione di luoghi della ricerca orientati alla creatività e alla crescita collettiva. Valentina Venturi, Tesoriera e ufficio stampa, esperta in attività di ufficio e rassegna stampa, social media managing e fundraising. Attualmente presso un’agenzia di media monitoring, cura la rassegna stampa del Parlamento Europeo e di grandi aziende nazionali ed estere. Ambientalista e da sempre attiva nel volontariato, consigliere dell’associazione Fondo Biodiversità e Foreste.

In questa occasione European Consumers APS considera opportuno diffondere presso i propri soci e simpatizzanti le “Linee Guida  per le Foreste Italiane” prodotto dai GUFI: I principi Il bosco è un ecosistema ossia un sistema complesso dominato da alberi, la cui componente biotica è costituita da piante di varie specie, animali, funghi, batteri ed altri organismi. Il bosco è comparso sulla Terra molte decine di milioni di anni prima dell’uomo. Perciò il bosco non ha bisogno dell’uomo per perpetuarsi, ma è la vita dell’uomo che dipende dal bosco. Per questo semplice motivo il bosco è soggetto di diritti. Il bosco produce suolo e stabilizza i versanti. Il bosco garantisce la conservazione delle sorgenti, preserva la qualità delle acque e migliora la qualità dell’aria. Il bosco contrasta i cambiamenti climatici. Il bosco costruisce il paesaggio. Il bosco assicura benessere fisico e psichico all’uomo. Il bosco fornisce anche prodotti di interesse economico per l’uomo, ma il loro prelievo non deve alterare nel tempo la struttura e la composizione naturale delle foreste. G

li obiettivi Protezione e conservazione, con tutti mezzi possibili, dei boschi che, per le molteplici e fondamentali funzioni che svolgono, rivestono un ruolo dtrategico per lo Stato al pari delle acque interne e di quelle marine territoriali. Poiché la funzione produttiva dei boschi non è quella prevalente, tutte le competenze in materia forestale devono afferire al Ministero dell’Ambiente e non più a quello dell’Agricoltura. La selvicoltura e la gestione dei boschi devono avere carattere fondamentalmente conservativo con l’obiettivo di arrecare il minor danno possibile all’ecosistema forestale quando da esso si prelevano prodotti di interesse economico per l’uomo. In ogni caso, una quota dei boschi nazionali deve essere lasciata alla libera evoluzione naturale. Il restauro dei boschi degradati e la riforestazione delle terre marginali sono obiettivi prioritari della Nazione. Lo Stato deve progressivamente ricostituire il proprio Demanio Forestale.

Tutte le attività di monitoraggio, controllo e inventariazione del patrimonio forestale devono afferire ad un apposito Corpo nazionale di polizia ambientale. Del tutto in linea e sinergiche con le “Linee guida per la gestione della filiera forestale” prodotte da European Consumers[4]: Il bosco è un sistema biologico complesso; come tutti i sistemi viventi è un’entità che ha valore in sé, soggetto di diritti che va tutelato, conservato e difeso. È patrimonio di tutti gli esseri viventi da trasmettere alle generazioni future in condizioni ottimali. Sono ammissibili solo attività colturali che concorrono al miglioramento ecologico dei boschi. Qualsiasi attività forestale deve porsi come obiettivo l’efficienza funzionale dell’ecosistema, favorendo formazioni forestali disomogenee, autopoietiche e trovando nell’approccio olistico dei sistemi complessi il paradigma scientifico di riferimento.

La qualità ecologica delle foreste autoctone è compatibile con l’attività dell’uomo se il bosco è riconosciuto come componente fondamentale degli ecosistemi, compresi quelli a forte antropizzazione, per la salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e dei servizi ecosistemici. La gestione deve prevedere cicli colturali indefiniti o assenti, basati su valutazioni idrogeologiche, biologiche, pedologiche ed ecologiche, longevità delle specie, tendenze evolutive, rinnovazione, protezione di habitat e specie, condizioni e caratteristiche di suolo e substrati litologici, gradienti di altitudine e pendenza.

La gestione deve prevedere l’adozione di schemi operativi che supportano la conservazione e l’aumento della complessità ed è necessario aumentare l’area di foreste protette e gestite in modo sostenibile. Qualsiasi forma di gestione deve prevedere la conoscenza delle caratteristiche di resilienza e resistenza del sistema forestale ed il costante monitoraggio delle reazioni della biocenosi La gestione e dell’uso dei terreni e dei popolamenti forestali deve garantire nel presente e nel futuro l’assolvimento delle principali funzioni ecologiche, economiche e sociali, a livello locale e globale in accordo con i criteri dell’approccio ecosistemico. Devono essere previsti sussidi appropriati per i servizi ecosistemici favoriti dall’abbandono delle pratiche forestali ovunque sia possibile e necessario. Opportuni marchi di qualità devono favorire i prodotti forestali provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.

Nessuna attività economica deve essere ammessa nelle aree forestali percorse dal fuoco Le attività forestali devono considerare la tutela delle specie vegetali e animali minacciate (Direttiva 92/43/CEE, Direttiva 2009/147/CE Uccelli, Liste Rosse nazionali e internazionali) ed essere strategicamente appropriate ai sensi della Convenzione di Rio de Janeiro sulla Diversità Biologica (CBD) e della Strategia Nazionale per la Biodiversità. Le norme di protezione dovrebbero essere prioritarie in particolare nella gestione della vegetazione forestale indigena naturale e spontanea che dovrebbe essere favorita sempre, ovunque e comunque

L’adesione di Marco Tiberti al Direttivo dei GUFI rafforza gli intenti di European Consumers APS di creare efficaci filiere scientifiche e consultive tra Associazioni e Personalità attive a Tutela dell’Ambiente e del territorio per rafforzare la capacità di pressione della società civile sugli organismi politici nazionali e internazionali ai fini di una reale politica del territorio a favore della biodiversità.

Note [1] European Consumers chiede al governo di modificare in senso biofilo il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali. https://www.europeanconsumers.it/2018/06/20/european-consumers-chiede-al-governo-di-modificare-in-senso-biofilo-il-testo-unico-in-materia-di-foreste-e-filiere-forestali/; Nel Decreto Semplificazioni nuove norme ammazzaforeste https://www.europeanconsumers.it/2020/07/11/nel-decreto-semplificazioni-nuove-norme-ammazzaforeste/ [2] Oggi alla Camera le associazioni hanno stroncato il mito delle biomasse legnose.

https://www.europeanconsumers.it/2018/06/20/linee-guida-per-la-gestione-ecocompatibile-della-filiera-forestale/

https://www.europeanconsumers.it/2019/12/18/oggi-alla-camera-le-associazioni-hanno-stroncato-il-mito-delle-biomasse-legnose/ [3]

https://www.gufitalia.it/chi-siamo/ [4] Linee guida per la gestione ecocompatibile della filiera forestale.