Ludovisi: "Laconica dichiarazione di Emili sull'attraversamento ciclo-pedonale sul Velino"

“È apparsa oggi su Il Messaggero l’imbarazzante e laconica dichiarazione dell’assessore all’urbanistica Antonio Emili sul futuro attraversamento ciclo-pedonale sul Velino da realizzarsi all’altezza dell’ex mattatoio grazie al progetto Rieti2020.
È prevista un’opera di compensazione (della piccola centrale idroelettrica in corso di realizzazione), una passerella pedonale all’altezza delle chiuse, di 50 mila euro. Dalla cifra si intuisce che non c’è da aspettarsi chissà che: noi abbiamo chiesto e ottenuto che venisse però abbassata in modo tale da essere più facilmente accessibile”.
Se non fosse la dimostrazione di una situazione tragica, nel leggere queste parole verrebbe da ridere. A parte il fatto che la Giunta Petrangeli ha concordato allora con Atifer – e non loro come dichiara spocchiosamente oggi l’Assessore – che la passerella poggiasse sui piloni già esistenti prevedendo una struttura a sbalzo in modo da permettere l’attraversamento sul piano di quota della passeggiata attuale; ma la cosa più imbarazzante è la candida dichiarazione che “non sarà un granché”!.
Duole ricordare che i 50 mila euro sono la quota parte privata; ad essa si devono aggiungere 250 mila euro della quota parte pubblica per realizzare un vero e proprio, nonché bello e innovativo ponte (se ne saranno capaci innescando una procedura di bando pubblico per la progettazione) utile a ricucire aree di pregio ambientale con enormi potenzialità ludico turistico sportive. Le risorse sono nella “Misura 2”, pari a 500 mila euro, per l’implementazione e l’arredo urbano dell’area target di progetto. Come vorrebbe usare altrimenti quelle somme l’Assessore Emili? Forse pensava di acquistare un numero infinito di nuovi cestini per la raccolta rifiuti? Di questi 500 mila euro, la metà sono per il nuovo
ponte (che con i 50 privati fanno 300); gli altri 250 si dovrebbero usare per realizzare sistemazioni del verde urbano, possibilmente con opere o installazioni di qualità artistica come discusso e proposto nei tavoli tematici del progetto europero Vital Cities, oggi purtroppo accantonato.
Basterebbe un po’ di capacità di mettere insieme i segmenti per evitare brutte figure. Oppure l’umiltà di chiedere aiuto. La dichiarazione mostra infatti la totale mancanza di visione e di azione. Mette nudo la totale incapacità di gestione di uno strumento formidabile che dovrebbe garantire un restyiling “diffuso” e azioni in grado di garantire un futuro di vivibilità e qualità. Se non si perdesse tempo a cercare improbabili rimodulazioni e si coinvolgesse davvero la cittadinanza attraverso azioni di co-progettazzione vera, forse alcune castronerie ci sarebbero risparmiate.
A proposito di rimodulazione della proposta iniziale, corre l’obbligo allo scrivente di ricordare che l’idea malsana di spostare risorse destinate al potenziamento della scuola alberghiera Costaggini, previste per la realizzazione di un Corner food aperto e utile durante i prossimi campionati europei del 2020 per mostrare al mondo la qualità dei prodotti enogastronomici del nostro territorio, fanno capo alla Provincia in virtù di un atto siglato (che si allega).
L’idea dei nostri attuali amministratori di spostare quei fondi per l’ennesimo mercatino, questa volta in centro storico, dovrebbe poggiare sull’annullamento dell’accordo firmato allora tra Comune e Provincia. Accordo che ha permesso di ottenere fondi anche per il completamento della attuale pista ciclabile.
Possibile non si capisca che Rieti ha ottenuto la ottima posizione in graduatoria proprio grazie alla partecipazione di più enti pubblici che hanno sottoscritto la volontà di dare concretezza ad una visione di sviluppo urbano finalmente sostenibile? Possibile non venga in mente che alcune scelte inopportune possano diventare motivo di preclusione e
perdita del finanziamento?”
Il Consigliere Giovanni Ludovisi