Caro Paolo, non ho mai messo in dubbio la tua correttezza nei rapporti istituzionali ed informali avuti sin d’ora con il sottoscritto, così come non ho mai affermato, a maggior ragione nel mio ultimo comunicato stampa cui ti riferisci, che tu ti fossi sottratto al compito di rendere edotti e partecipi tutti i consiglieri del delicato problema.
Permettimi di rispedire al mittente l’accusa di essere in campagna elettorale. Quella la lascio volentieri a voi, anche perchè non ho mai creduto alla favola di una consiliatura a tempo determinato. Anzi mi auguro che ciò non avvenga e spero che i cinque anni li porterete a termine tutti, così i cittadini di Rieti potranno rendersi conto, fino in fondo, dell’evanescenza e dell’inconcludenza della vostra azione di governo.
Mi sono visto costretto ad intervenire dopo aver ascoltato le tue parole e quelle del Sindaco durante l’assemblea pubblica di venerdì nel corso della quale avete, voi, strumentalizzato il dramma lavorativo degli ex Lsu e dei lavoratori in Asu, con accuse ben precise rivolte all’indirizzo della precedente amministrazione, rea di aver sottoscritto quelle convenzioni, che sia tu che io, oggi, ma soltanto oggi riteniamo illegittime.
Invece di alzare la voce contro la Regione Lazio, oggi governata dal compagno Zingaretti. Perché è lì, e non altrove, che va individuata la soluzione.
Quando la Giunta Emili firmò quegli atti, se non erro, tu eri all’opposizione come consigliere. Se vedevi, all’epoca, poco chiaro, perchè non hai denunciato agli organi competenti il misfatto? Invece di limitarsi, come ha fatto l’attuale Sindaco, ad una innocua denuncia attraverso le pagine de “Il Messaggero” il 1 dicembre 2011, in piena campagna elettorale per le primarie.
Ti chiedo, se tu fossi stato tu al posto dell’ex Assessore Diana e Petrangeli, che sedeva con te nei banchi della minoranza, al posto dell’ex Sindaco Emili, cosa avresti fatto? L’avresti firmate quelle convenzioni, assumendo su di te la responsabilità di lasciare a casa 24 persone, nel migliore dei casi, se non tutte e 47, oppure no?
Allora sono io, caro Paolo, che ti invito a non fare demagogia. Diversamente rischieresti di inciampare su una buccia di banana visto che, come ho già avuto modo di ricordarti in più occasioni, i contratti con i lavoratori l’ha firmati la tua maggioranza, e non altri, ad agosto 2012.
Sbagliare è ammesso, perseverare è diabolico.