L’iniziativa avviata dall’Associazione “NOME Officina politica” non è un’azione propedeutica allo sviluppo del territorio, ma più semplicemente un tentativo di determinare le future politiche territoriali locali. Tale comportamento è conflittuale con i fini di un’Associazione che vorrebbe apparire apartitica ma che in realtà ha una chiara collocazione politica, determinata peraltro dalla presenza attiva di esponenti politici e attivisti migrati da altra nota Associazione.
Il “Processo”, così definito dalla stessa Officina Politica, mira ad ottenere nel futuro impegni e garanzie, da parte dei Deputati invitati, sulla scorta di un’autodeterminazione del Territorio e per la quale è stata fissata addirittura la scadenza in sei mesi, cosa possibile solo se al “territorio” si sostituisce un gruppo di persone sedicenti rappresentanti dello stesso.
Il Movimento 5 Stelle ha fondato la propria linea politica proprio sul rapporto diretto ed aperto con il territorio, con la base e la cittadinanza tutta, e quindi non ha bisogno di intermediazioni che provengono da soggetti politici abituati da decenni a parlare dei medesimi problemi in salotti autoreferenziali “a porte chiuse” (cito) senza mai pervenire a conclusione.
Per tali motivi ho ritenuto di non dover partecipare all’incontro proposto dall’Associazione anzidetta, come già avevo anticipato per iscritto agli organizzatori.
Gabriele Lorenzoni – Deputato MoVimento 5 Stelle