“Per rispondere alla richiesta dell’amico Vincenzo Di Fazio che mi chiede di rendere note le motivazioni delle mie dimissioni dalla presidenza della Sabina Universitas, la risposta è molto semplice.
Se sei alla guida di qualsivoglia organismo, dalla presidenza del Consiglio all’ultima delle pro-loco, se il bilancio con cui ti presenti all’assemblea viene bocciato hai il dovere di dimetterti. Se, come in questo caso il bilancio viene bocciato per due volte di seguito, hai un doppio dovere di dimetterti.
Se a guidare la bocciatura del bilancio è il presidente dell’ente di cui sei espressione, hai il dovere di dimetterti anche da quell’Ente. Se poi quel bilancio, che in realtà è un semplice budget è quello elaborato da chi ti ha preceduto ed è già stato totalmente impegnato con contratti sottoscritti prima del tuo insediamento (Ma dov’era D’Onofrio mentre accadeva tutto questo?), hai anche il diritto di indignarti anche a fronte del fatto che un intero consiglio sindacale certifica che data la situazione quel budget è l’unico possibile e la sua mancata approvazione paralizza totalmente la vita dell’Ente.
Allora hai anche il dovere di chiederti cosa ci sia dietro queste bocciature seriali.
Per quanto concerne poi le voci relative ad una mia prossima candidatura alla presidenza della Fondazione Varrone, ringrazio chi ha pensato a me in tal senso, ma la mia esperienza con la Fondazione finisce definitivamente qui. Per altro la cosa non sarebbe tecnicamente possibile.”
Così in una nota Roberto Lorenzetti