Nella mattina di oggi, martedì 28 settembre 2021, Longone Sabino ha commemorato i caduti delle due guerre mondiali e celebrato il caporale Attilio Verdirosi, nativo del luogo e medaglia d’oro al valor militare, ucciso il 19 giugno 1918 nella battaglia del Piave, dove glorioso risuona l’eco del suo ultimo grido: “Viva l’Italia!”
Numerose le autorità militari, civili e religiose presenti alla cerimonia, accompagnata dalle esecuzioni della banda musicale di Longone Sabino. L’evento ha avuto inizio con la deposizione di una corona da parte dei militari della Caserma Verdirosi di Rieti, mentre sulle note dell’Inno di Mameli e della Canzone del Piave veniva issato il tricolore italiano.
Una funzione religiosa è stata officiata dai parroci Matteo e Victor nella piazza del paese, animata dalle esecuzioni musicali delle suore Bernadette e Marilena, cui ha fatto seguito la lettura della Preghiera del Soldato, recitata per l’occasione da un militare della Scuola Interforze NBC di Rieti. Al termine della messa, il consigliere dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Longone, Giovanni Basilici, ha pronunciato l’encomio della medaglia d’oro al valor militare attribuita al caporale Attilio Verdirosi il 23 marzo del 1919:
«A quarantasette anni, volontario di guerra in un reparto d’assalto, avendo lasciato famiglia e interessi, per giovanile fede, per coraggio indomabile, sempre primo in ogni ardita impresa per virtù di parola e di esempio, animatore e suscitatore d’eroismi, trascinò con sè gli arditi della prima ondata in un fulmineo contrastato attacco, ricacciando in disordine il nemico. La morte lo colpì nell’impeto dell’assalto, troncandogli sulle labbra il grido di incitamento e di esultanza “Viva l’Italia!”. Losson-Basso Piave, 19 giugno 1918»
Al termine della cerimonia, un mazzo di fiori è stato posto sulla targa dedicata al caporale Verdirosi, che campeggia sulla piazza centrale di Longone, come monito per le presenti e future generazioni, alle quali il sindaco Mauro Novelli si è rivolto nel proprio discorso: “Perché la guerra non si combatte solo con le armi. C’è guerra nelle parole, sui social, tra le mura domestiche. Le guerre sono ovunque e assumono molteplici forme: sta a noi, ogni giorno, il compito di fronteggiarle”.
Per concludere, un caloroso ringraziamento è stato rivolto a tutti i presenti e a quanti, in modo differente, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: il Generale Emilio Corbucci, Comandante della Scuola Interforze NBC di Rieti; i militari della Caserma Attilio Verdirosi di Rieti; il Tenente Colonnello gruppo Carabinieri forestali Irene Davì; il Maggiore Michelangelo Piscitelli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Rieti; il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rieti e il Colonnello Michele Giovanni Messa; la stazione Carabinieri di Rocca Sinibalda e i Carabinieri Forestali di Rocca; l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Rieti, il primo cittadino di Rocca Sinibalda, Stefano Micheli, ed il sindaco di Belmonte in Sabina, Danilo Imperatori.
L’Associazione Nastro Azzurro federazione della provincia di Rieti; l’Associazione Nazionale Carabinieri di Cittaducale, Carsoli, Rieti e Longone Sabino, ed il Presidente Augusto Capponi; l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci gruppo Rocca, Torri, Rieti; l’Associazione Combattenti e Reduci di Longone Sabino ed il neopresidente Giuseppe Serafini, anche Maestro della banda musicale di Longone, Attilio Verdirosi; l’Unione Mutilati e Invalidi per Servizio sezione di Rieti; l’Associazione Nazionale Alpini sezione di Roma gruppo Antrodoco; l’Associazione Pro Loco Longone Sabino ed il suo Presidente Mario Galanti.