Umanamente comprensibile il sentimento di delusione che l’ormai ex assessore Sentinelli ha consegnato ai media per la bocciatura sanzionata ai suoi danni in extremis dall’ex presidente della Regione Lazio Polverini impegnata in una vendetta postuma nella faida senza fine che contraddistingue il Pdl del Lazio.
Evidentemente, a prescindere dalla figura dell’assessore, questa scelta tradisce la stima e la considerazione che la Polverini nutriva e continua a nutrire per Rieti e per la sua classe dirigente.
Senza indugiare in giudizi politici sull’operato dell’assessore ci teniamo a dire che di questo siamo dispiaciuti. Come pure siamo dispiaciuti del fatto che abbia scelto di rimuovere un assessore espressione della nostra provincia che poteva, nel periodo di prorogatio, essere di grande utilità per la chiusura dei provvedimenti a favore del Terminillo e che riguardano la concessione dell’indennizzo per il prelievo idrico del sistema Peschiera-Capore.
Speriamo solo che la Polverini con la cancellazione della Sentinelli dall’esecutivo regionale non abbia voluto derubricare anche le due partite sospese, di grande interesse per il futuro del nostro territorio.
Le forze politiche reatine, di ogni colore, possono contare su un Partito Democratico pronto a rilanciare le vertenze in atto affinché non possa essere annoverato come scusante di un nuovo imperdonabile rinvio l’interruzione anticipata della legislatura regionale.