Sabato 7 maggio, in occasione della 9° giornata dell’economia,
Su sollecitazione della CGIL, CISL e UIL, nell’ambito dello studio, è stato realizzato un focus sui rapporti economici intercorrenti tra la provincia di Rieti, la capitale e le altre provincie del Lazio, che ha messo in luce dinamiche significative, che evidenziano, tra l’altro, che oltre il 22% degli occupati reatini lavora fuori provincia e, di questi pendolari, il 71,6% risulta occupato nella capitale.
I dati forniti non fanno altro che confermare quello che più volte abbiamo denunciato. La crisi, come ricordava il Presidente della Camera di Commercio, si fa ancora sentire in provincia di Rieti ed è per questo, sosteneva Regnini, che si deve puntare con decisione e velocemente su strumenti in grado di far risollevare l’economia della provincia.
Sono anni che si parla di questo, ma è necessario passare dalle parole ai fatti. Partendo dai dati forniti, abbiamo deciso di avviare una riflessione sulle cose da fare, iniziando dalla constatazione che il futuro della regione Lazio, anche alla luce della legge su Roma capitale, è un argomento determinante per definire un modello di sviluppo della provincia di Rieti che la liberi dall’isolamento pericoloso che la caratterizza.
Uno sviluppo che, necessariamente, dovrà passare attraverso l’assunzione di responsabilità di tutti i soggetti, producendo una classe dirigente che torni a fare politica sul territorio, che guardi al bene comune, che sappia, pertanto, cogliere tutte quelle opportunità che la nostra provincia offre e che non risultano ancora valorizzate, visto quanto emerge dai dati forniti.
Di questi temi CGIL, CISL e UIL parleranno il prossimo 14 giugno