Di seguito la lettera aperta all’On. Paolo Trancassini a firma del poesta Bartolomeo Smaldone:
“Egregio Onorevole Trancassini,
le scrivo prima d’ogni cosa per manifestarle la mia gratitudine per quello che umanamente e politicamente sta facendo per Mario Sanna e per la sua legittima istanza di istituzione di un Fondo per i parenti delle vittime del sisma di Amatrice del 2016. Converrà con me che l’impegno di Mario, molto provato dal suo lungo sciopero della fame a sostegno della sua richiesta, è assai encomiabile, poiché egli è, di fatto, l’unico dei superstiti di Amatrice che si stia battendo da anni per questo riconoscimento morale, da parte dello Stato, della dignità delle vittime di quel terremoto e dei loro familiari.
Ma altrettanto degna di ammirazione è la sua vicinanza, Onorevole Trancassini, specie in questo momento che ci appare così cruciale, vista l’imminente discussione e approvazione della Legge di Bilancio: un appuntamento che non possiamo rischiare di perdere, se davvero intendiamo fare nostra la battaglia di Mario e scrivere con lui una pagina importante nella storia della nostra Repubblica democratica. Una pagina di civiltà che non avrebbe precedenti e che per questo potrebbe, per la prima volta, definire in modo finalmente ampio, esaustivo ed inequivocabile i confini all’interno dei quali inquadrare correttamente ogni fattispecie umana e giuridica in caso di futuri terremoti.
Per la prima volta, Onorevole Trancassini, si riconoscerebbe non solo l’importanza materiale delle case crollate, che a ragione debbono essere ricostruite, ma anche il valore ideale e incommensurabile delle vite falcidiate e l’altrettanto incalcolabile dolore di quei familiari che per il resto della loro esistenza continueranno a piangere i loro morti. So che avrà senz’altro inteso il senso delle mie parole, dacché senz’altro sarà d’accordo con me che nessun parametro potrebbe mai stabilire in modo congruo il valore di una vita andata perduta per sempre sotto cumuli impietosi di macerie, ed è per questo motivo che il Fondo richiesto da Mario non può avere valore risarcitorio, né implicitamente varrebbe alla stregua di un’ammissione di responsabilità da parte dello Stato rispetto a quelle morti. Tutt’altro: io sento nitidamente, in una simile conquista sociale, la voce dello Stato che dice ai suoi figli morti e ai loro familiari:
«Non mi sono dimenticato di voi». In questi termini, alla luce di questi valori etici, con questo spirito deve essere vergato l’emendamento da presentare e blindare in Legge di Bilancio. Solo così potremo vivere in pace con le nostre coscienze e dire con orgoglio di aver fatto, tutti insieme, il nostro dovere. Con stima e gratitudine”. Bartolomeo Smaldone
Biografia Bartolomeo Smaldone. Poeta e romanziere. Nel 2010 fonda il Movimento Culturale Spiragli. Dal 2013 è membro della Red Internacional de Escritores por la Tierra. Dal 2018 è delegato dell’associazione culturale catalana ETCÈTERA. Nel 2020 riceve il Premio Montale per la Poesia.