I Carabinieri della Stazione di Monte Terminillo, nella mattinata di domenica hanno soccorso e tratto in salvo un’escursionista che si era smarrita lungo il percorso verso la vetta del Monte Terminillo.
Erano circa le 11 del mattino quando sull’utenza di emergenza 112 è arrivata una chiamata molto disturbata nella quale l’interlocutrice, riuscendo a parlare a malapena, riusciva a far comprendere di essersi smarrita sul Monte Terminillo mentre era diretta verso il Rifugio Rinaldi.
Immediatamente l’operatore della Centrale Operativa che ha ricevuto la chiamata, pur poco comprensibile, ha intuito che potesse trattarsi di una persona in difficoltà e subito ha attivato per le ricerche ed i soccorsi i militari impegnati in servizio perlustrativo nella località montana.
Senza indugiare i militari della Stazione di Monte Terminillo si sono messi sulle tracce della donna, inerpicandosi prima con il fuoristrada in dotazione e proseguendo poi a piedi, preoccupati che le pessime condizioni meteo potessero avere la meglio sulla povera escursionista.
Gli sforzi, fortunatamente, non sono stati vani e dopo poco, nonostante il vento che sferzava la vetta a oltre 100 km/h e le temperature vicine allo 0°, la donna, il cui telefonino nel frattempo si era improvvisamente scaricato a causa del freddo, è stata rintracciata all’interno di una struttura presente lungo il percorso verso la vetta, dove ha potuto resistere al gelo per pochi minuti fino all’arrivo dei Carabinieri.
Non appena la donna è stata tratta in salvo, i militari hanno provveduto ad accompagnarla verso Capo Forogna dove era stata intanto fatta arrivare una ambulanza.
Queste le parole che la donna quest’oggi ha voluto rivolgere ai militari, consegnandole nelle mani del Capitano Michelangelo Piscitelli, Comandante della Compagnia di Rieti:
“Carissimo Comandante,
Scrivo queste parole per esprimere tutta la mia immensa gratitudine per l’operato dei carabinieri che domenica scorsa 29 novembre 2020 sono riusciti a trarmi in salvo dopo che mi sono smarrita sul Monte Terminillo.
Mi ero avventurata sulla montagna per una passeggiata dopo tanti giorni di restrizioni e di difficoltà sul lavoro. Nonostante il tempo fosse bello, improvvisamente il cielo si è scurito, si è alzato un vento molto forte e le temperature sono precipitate. Subito ho cercato di tornare indietro, ma le condizioni climatiche mi hanno disorientato e purtroppo sono stata presa dal freddo che mi ha paralizzato.
Sono riuscita solo a chiamare il 112 per chiedere aiuto e poi il telefono si è scaricato all’improvviso.
Fortunatamente ho trovato riparo in un anfratto senza avere idea di dove mi trovassi. In pochi momenti il telefono cellulare si è riacceso e sono riuscita ad avere brevissimi contatti con i carabinieri che subito si erano messi alla mia ricerca e con i quali ho scambiato solo poche parole forse incomprensibili per il vento.
Il freddo era tremendo. Ero paralizzata. Non riuscivo a muovere le mani né a parlare ed il vento impediva ogni comunicazione. Ho pensato che solo il pianto poteva far capire che ero viva. Ho provato una immensa gioia quando i carabinieri mi hanno ritrovata nel mio rifugio. Sono stati due angeli! Li ringrazio con tutto il mio cuore perché è solo grazie ai Carabinieri se sono viva.
Credo che il Signore li abbia guidati fino a trovarmi e come angeli mi hanno portato subito all’ambulanza dove ho ricevuto le cure necessarie. Ci tenevo a scrivere queste poche parole, sicuramente insufficienti a esprimere appieno la mia infinita gratitudine. Grazie!”
Fortunatamente la domenica della donna si è risolta solo in una brutta avventura, ma è bene ricordare che, specie in inverno, è opportuno affrontare le escursioni in montagna provvisti dell’attrezzatura tecnica e dell’abbigliamento adatto a resistere alle rigide condizioni metereologiche e climatiche e solo dopo essersi informati a dovere sulle previsioni metereologiche, che in ambiente montano sono suscettibili di improvvisi mutamenti.