Le imprese reatine al secondo posto nel Lazio per puntualità nei pagamenti commerciali

Il 26,3% ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, il 50,3% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati, il 24,4% oltre i 30 giorni. Una performance migliore della media regionale (25,8% di pagamenti puntuali) ma peggiore di quella nazionale (36,3%). Si segnala il peggioramento dei ritardi gravi, passati in 5 anni dal 6,9% del 2010 al 24,4% attuale.
È quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese Laziali del nel primo trimestre 2015.
Dopo Viterbo (30,8%) nella classifica delle province più puntuali troviamo Rieti (26,3%), Frosinone (25,9%), Roma (25,5%). Chiude Latina, con solo il 24,3% di pagamenti alla scadenza a fronte di un 22,1% di ritardi gravi.
A livello regionale il Lazio ha mostrato difficoltà nei pagamenti commerciali. Solo il 25,8% delle imprese laziali ha infatti saldato puntualmente le fatture ai propri fornitori, mentre il 50,7% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 23,5% con un ritardo oltre i 30 giorni. Il Lazio inoltre mostra una performance di pagamento inferiore sia alla media italiana (36,7% di imprese puntuali, 15,7% di imprese oltre i 30 giorni di ritardo), sia a quella del centro del Paese (31,5% di imprese puntuali, 18,5% oltre i 30 giorni di ritardo)
Una situazione in cui si segnala anche la preoccupante crescita dei ritardi oltre i 30 giorni dai termini concordati, che dal 2010 ad oggi hanno conosciuto un incremento del 200,9%. Nel contempo, sempre rispetto a 5 anni fa appaiono in calo del 14,2% le imprese con ritardi entro 30 giorni dalla scadenza e in diminuzione del 22% i buoni pagatori.