Continua a perdere terreno l’occupazione dipendente nelle grandi imprese. La preoccupante diminuzione tra il mese di maggio 2010 e lo stesso mese dell’anno precedente, ne è una dimostrazione.
A ciò occorre sommare la forte e continua richiesta di cassa integrazione che, nello stesso mese, ha coinvolto oltre 700 mila lavoratori, un quarto dei quali ha potuto beneficiare, anche per quest’anno, della cassa in deroga che ha tenuto ancorati al posto di lavoro potenziali soggetti disoccupati.
Tuttavia questo importante strumento di protezione, seppur valido a contrastare gli effetti negativi della crisi, è di natura straordinaria e temporanea. Sarà dunque inevitabile e necessario garantire, fin d’ora, un’adeguata copertura finanziaria di questo strumento anche per il 2011. Non c’è, però, solo il problema di una tenuta dell’occupazione esistente. Occorre ridare speranza a chi, scoraggiato nella ricerca di lavoro, diventa inattivo. Occorre sostenere i giovani, primi a risentire della crisi a causa di una troppo elevata percentuale di lavoro temporaneo, che ha contribuito significativamente al calo dell’occupazione complessiva.
È tempo di essere tutti responsabili nel dare nuove ed efficaci regole al nostro mercato del lavoro nel territorio Reatino che, così come strutturato, continuerà a produrre perdite se la crisi non si arresterà nel breve tempo. Servono, in sostanza, riforme serie che guardino al breve e al lungo periodo, collegando l’occupazione allo sviluppo a partire da una dose massiccia di incentivi alle imprese che assumono stabilmente lavoratori, soprattutto giovani ed in particolare nella nostra provincia, e dal concreto decollo di un innovato sistema formativo che guardi ai reali bisogni di aziende del nostro territoro. Insomma chi ha orecchie, capisca che subito bisogna salvare