Lazio, rischio sismico, via libera in commissione a ‘Legge Pirozzi’

Stanziati 7,1 milioni di euro nel biennio 2019-2020 per le case costruite in zona sismica 1 prima del 1974. Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula consiliare

La commissione Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione, presieduta da Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi), ha approvato oggi all’unanimità la proposta di legge regionale n. 49 del 13 luglio 2018, concernente “Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi”. Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula per l’approvazione definitiva.

Come ha precisato il proponente, lo stesso Sergio Pirozzi, le nuove disposizioni intendono incentivare la messa in sicurezza delle abitazioni costruite in zone a rischio sismico prima del 1974, cioè quando non esisteva ancora una specifica normativa antisismica in materia di costruzioni. “Il Lazio è la prima regione d’Italia che investe delle risorse per i privati a fondo perduto nella prevenzione sismica – ha detto Pirozzi – e mi auguro che diventi un modello anche per le altre regioni. Se un giorno si salverà anche solo una vita umana – ha aggiunto il presidente – sarà merito di chi ha lavorato a questo provvedimento”.

Oggi la commissione, prima del voto finale, ha dato parere favorevole all’ultimo articolo rimasto, quello sulle disposizioni finanziarie, approvate ieri in commissione Bilancio. E’ previsto uno stanziamento complessivo di 7,1 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020. Sei milioni (due per il 2019 più quattro per il 2020) serviranno a concedere contributi in conto capitale, in misura non superiore al 30% della spesa riconosciuta ammissibile, ai proprietari di case ubicate nei comuni classificati nella zona sismica 1 per interventi di adeguamento sismico, con priorità per quelle costruite prima dell’entrata in vigore della legge 64/1974. Un milione di euro (500mila per ciascuna annualità) serviranno invece a finanziare convenzioni con gli istituti di credito per prestiti a tasso agevolato per la realizzazione degli stessi interventi. Infine, 100mila euro saranno destinati ad attività di prevenzione del rischio sismico.

Più in generale, la proposta di legge contiene anche disposizioni finalizzate a promuovere lo studio e l’analisi sui fattori di rischio sismico del territorio e altre novità, tra cui:

– il “Documento sul rischio sismico regionale”, approvato con cadenza triennale dalla Giunta regionale, per individuare il quadro generale definito dalle disposizioni strutturali del Piano Territoriale Regionale Generale (Ptrg);

– l’istituzione della “Giornata regionale dell’alfabetizzazione sismica”, il tredici gennaio di ogni anno, per sensibilizzare e informare la popolazione e gli enti pubblici e privati;

– semplificazioni e agevolazioni nelle zone sismiche 1 per quanto riguarda le “Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale” previste all’articolo 27 della legge regionale 11 agosto 2009, n. 21, nonché norme più stringenti in materia di collaudo statico;

– interventi di ristrutturazione edilizia negli insediamenti prevalentemente residenziali esistenti, con possibilità di ridurre di un piano (in alcuni casi anche di due) l’intero edificio e di ampliare l’area di sedime fino al 50% di quella dell’edificio oggetto dell’intervento;

– interventi di trasformazione del bosco a sostegno della ripresa economica dei territori colpiti dagli eventi sismici, nel rispetto della normativa paesaggistica, con possibilità di eliminare parte della vegetazione (con obbligo di rimboschimento compensativo) solo in caso di: realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità; ristrutturazione e ampliamento di immobili e pertinenze di insediamenti produttivi esistenti; viabilità agro-silvo pastorale; allacciamenti tecnologici e viari agli edifici esistenti.