“I dati sul tasso di disoccupazione diffusi oggi dall’Istat non possono che essere definiti allarmanti”. Questo è il commento del segretario generale della Uil Alberto Paolucci.
“Peraltro è del tutto evidente che il fenomeno della disoccupazione – continua Paolucci – è anche la conseguenza della mancanza di politiche volte allo sviluppo economico per una ripresa del sistema produttivo, come purtroppo è dimostrato dal fallimento Ritel e dalla vicenda della Coop 76.
Il numero delle persone in cerca di lavoro ha raggiunto 2,3 milioni di persone, il tasso di disoccupazione giovanile coinvolge 32 ragazzi su 100 in Italia a Rieti 35 mila persone in cerca di lavoro con tasso di disoccupazione al 30%, che sarà destinato ad aumentare con la vicenda Ritel e Coop 76.
Tra le cause per cui ci si trova in queste condizioni, vi rientra, in larga parte, la temporaneità dei rapporti di lavoro che, come fotografa l’Istat con i dati del IV trimestre 2011, continua ad aumentare (+3,7% rispetto al IV trimestre 2010) e la crescita delle collaborazioni (+9,8%), il tutto a fronte di un calo del lavoro a tempo pieno e indeterminato Rieti ne è esempio, mentre aumenta l’età pensionabile".
"Bisogna tutelare la flessibilità – conclude Paolucci – quella buona, quella fatta di percorsi volti alla stabilizzazione e ad un accrescimento di competenze, che deve necessariamente essere incentivata, con l’auspicio di porre argini a tutte le forme distorte e abusi a cui si prestano molte aziende, così facendo si potrà combattere la disoccupazione per la nostra provincia”.