Sconforta il ritardo accumulato nell’esecuzione dei lavori di ricostruzione del ponte sul Turano e del sottopasso di via Velinia, del quale lo stagno che vi si è creato fornisce una triste rappresentazione. Già in primavera in qualità di consigliere comunale rivolsi un’interrogazione al Sindaco per conoscere le ragioni dei 70 e più giorni trascorsi inutilmente tra la chiusura al traffico del ponte sul Turano e l’avvio dei lavori di rifacimento di tale infrastruttura. Senza mai rispondere a tale quesito, nel corso della consueta passerella sul posto il Sindaco annunciò la fine dei cantieri e la riapertura al traffico di via Tancia entro la fine del 2024. Oggi apprendiamo dai giornali che Anas ha ammesso e spiegato i ritardi dei lavori alla luce di un’errata valutazione delle acque presenti nell’area di cantiere di via Velinia e delle interferenze tra questa e un acquedotto, come pure tra le reti locali e i lavori in corso sul Turano.
A farne le spese sono i cittadini residenti e gli operatori economici della zona che da nove mesi a questa parte subiscono l’aumento dei costi, il crollo degli affari e gli altri disagi legati al ritardo dei lavori. Uno scenario destinato a peggiorare con l’imminente avvio dei lavori del Pnrr in viale Matteucci che rischia di mandare in tilt il funzionamento della viabilità locale.
Pertanto resta ferma la necessità di chiarire con urgenza:
1) Quando verranno completati i lavori in corso in via Velinia e sul Ponte del Turano ?
2) Quando saranno riaperte al traffico le strade attraversare da tali infrastrutture ?
3) Quali indennizzi e quali agevolazioni tributarie anche il Comune di Rieti intende attribuire alle attività produttive colpite dai ritardi dei lavori ?
Tutte questioni che esigono risposte immediate in capo ad ANAS e agli Enti locali, ben al di là dei post su Facebook e delle foto di rito, a cui chi ha compiti di governo ha limitato il proprio ruolo finora” – conclude il consigliere Antonio Emili.