Lavoratore Cotral: l'attestamento a passo Corese, "spada di Damocle" sui pendolari

Da anni la città di Rieti subisce la mannaia della politica ”tutta” che fa sempre più in modo di isolarci da fonti di guadagno e di risorse di ogni genere. Siamo isolati da grandi arterie di comunicazione, l’autostrada più vicina è a più di 50 km, il nostro nucleo industriale, ad eccezione di piccole realtà è emigrato per ogni dove, la sanità reatina è in crisi da anni.
L’unica risorsa rimasta, la vicinanza alla capitale ove si riversa una bella fetta di reatini, che per motivi di studio, lavoro, cure mediche tutti i giorni sceglie di viaggiare con i bus Cotral. Bene!!! I ben pensanti cercano di creare loro danno facendo in modo di allungare il tempo di viaggio.
In che modo?
Per arrivare a Roma,78 km debbono interrompere la loro corsa dopo 47 km (Passo Corese) scendere dal bus, percorrere circa 300 metri a piedi, gelo, acqua, vento, neve non importa, scendere la scale della stazione, risalire bagaglio permettendo, attendere coincidenza e spesso viaggiare in piedi fino a tiburtina per un totale minimo di 1.40-1.45 ora, quando con i nostri bus (vecchi e usurati) permettiamo loro specialmente con le corse express di giungere a destinazione in meno di un’ora e 30. Senza alcun cambio.
Amici pendolari occhio, la spada è pronta a colpire non fatevi trovare impreparati. “aiutateci ad aiutarvi”. A metà marzo i lavoratori del Cotral reatino hanno indetto uno sciopero che vedrà impegnate tutte le forze sindacali, scusandosi dei disagi chiedono inoltre che anche voi facciate sentire le vostre voci.
Danilo Santarelli, lavoratore Cotral da 25 anni.