Nel cuore della provincia di Rieti, un piccolo ma dinamico comune, Cantalice, sta facendo un grande passo verso un futuro più inclusivo e consapevole. L’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Gianluca Leoni, ha recentemente approvato la creazione della “Biblioteca Vivente”, un progetto che non solo rinnova il concetto tradizionale di biblioteca, ma offre un’opportunità unica di scambio umano. L’iniziativa trasforma la lettura in un’esperienza interattiva, dove non sono solo i libri a raccontare storie, ma le persone stesse, che condividono con la comunità le proprie esperienze di vita.
Nei prossimi giorni, i “libri viventi” di Cantalice, ovvero tutti coloro che sceglieranno di partecipare, saranno inclusi in un catalogo consultabile online. Gli utenti potranno “prendere in prestito” un racconto, prendendo parte a incontri di circa un’ora, durante i quali avranno l’opportunità di ascoltare storie personali che trattano temi di grande rilevanza sociale, storie che spaziano dall’esperienza nel mondo del lavoro a quelle di disabilità, dalle tradizioni locali a esperienze di vita straordinarie. Un’occasione per abbattere pregiudizi, promuovere un dialogo intergenerazionale e far conoscere meglio la storia del territorio.
Il cuore del progetto è proprio l’incontro tra generazioni, dove giovani e anziani, spesso separati da barriere culturali e tecnologiche, possono finalmente dialogare. Le storie raccontate dai “libri viventi” diventano uno strumento potente per superare incomprensioni e pregiudizi, creando un luogo in cui ciascuno può imparare dall’altro. Non si tratta solo di ascoltare, ma di costruire una comunità più unita e consapevole, che cresce insieme.
Questo progetto non è solo un’innovazione , ma anche un potente strumento di sensibilizzazione. Le storie raccontate dai “libri viventi” affronteranno temi spesso trascurati o marginalizzati, offrendo spunti di riflessione e opportunità di confronto. I cittadini, in particolare i più giovani, potranno entrare in contatto con realtà diverse dalla loro, sviluppando valori come l’empatia, il rispetto e la comprensione reciproca. Non è solo un atto educativo, ma un’esperienza che avvicina le persone, permettendo loro di riflettere su ciò che ci rende simili, piuttosto che su ciò che ci divide.
“Con la Biblioteca Vivente, dichiara il Sindaco Gianluca Leoni, Cantalice non solo lancia un messaggio di apertura e inclusività, ma si propone come esempio di come il dialogo e l’incontro possano davvero cambiare la società. La nostra amministrazione sta dando vita a un modello amministrativo innovativo per promuove un cambiamento profondo: la comunità che sa ascoltare, che sa confrontarsi e che promuove il rispetto reciproco è una comunità che cresce insieme.”
Il progetto si inserisce in un più ampio modello amministrativo che l’Amministrazione comunale di Cantalice sta mettendo in campo. Un modello che punta sulla partecipazione attiva dei cittadini, sul dialogo tra le generazioni e sulla promozione di iniziative che siano davvero inclusive e sostenibili. Cantalice, con questa iniziativa, sta quindi dimostrando come i piccoli comuni delle aree interne possano essere protagoniste di grandi cambiamenti, promuovendo una cultura di ascolto, rispetto e scambio che è essenziale per la costruzione di una società coesa e solidale. La Biblioteca Vivente è solo il primo passo di un percorso che, attraverso l’innovazione amministrativa, punta a trasformare Cantalice in un modello di comunità attenta, inclusiva e rispettosa della diversità.