LA STORIA DI… SERENELLA è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.
Un’aria malinconica, a tratti rischiarata da un sorriso accogliente, accompagna il racconto che Serenella fa di sé.
“Correva l’anno di grazia….”, inizia scherzando e con ironia per non prendersi troppo sul serio. Poi comincia a raccontarci la storia che la porterà, ad un certo punto della vita, a gestire l’albergo che suo padre aveva chiamato “Serena” proprio in omaggio a lei.
Serenella nasce a Rieti dove studia fino al diploma di ragioneria, poi se ne allontana per studiare lingue all'”Orientale” di Napoli, ma dopo quattro anni abbandona gli studi e torna a Rieti.
Primo lavoro da impiegata presso il provveditorato, famiglia, nascita della figlia Daniela. Ma dopo un po’, scelte familiari diverse la portano di nuovo lontano da Rieti, a Verbania, sul lago Maggiore dove Serenella rimane per 20 anni, sempre facendo l’impiegata di segreteria. Il tempo e la famiglia si incaricano di nuovo di riportarla a Rieti, perché intanto la madre e il padre muoiono. Il problema è dunque che fare dell’attività che suo padre ha creato, gestito fino all’82 e poi dato in gestione.
Così in breve tempo Serenella lascia l’impiego pubblico e si trasforma in imprenditrice, più “per un dovere, per continuare un’opera che aveva fatto mio padre” ma, continua, “non nasco imprenditrice, non avevo competenze né capacità, lo facevo passando da un errore all’altro”. “Questo è stato il mio problema, ho dovuto far fronte ad una situazione difficile che alla fine ha pesato anche sulla vita familiare”.
“È stato faticoso”, ma alla fine Serenella ce l’ha fatta e “la soddisfazione ha generato un senso di autonomia che mi mancava, ma che cercavo”.
Ma nonostante ciò è sempre ipercritica nei suoi confronti, “a volte sono un po’ arrogante, a volte capace di ascoltare gli altri, a volte no”, “ma ho cercato di far in modo che le persone si sentissero a casa, superando la solitudine dell’albergo” e “quando i clienti ti dicono che si sentono a casa loro, è un piacere, qualche volta diventano amici”, e finalmente sorride!
Ma la sua passione è la sala conferenze che ospita continuamente seminari, incontri, proiezioni, rassegne musicali e una serie di attività organizzate da lei stessa che corrispondono ai suoi interessi culturali e, ancor di più, alla sua ricerca spirituale. “Attualmente ospito delle persone con le quali pratico meditazione e canto armonico” e mi fa vedere il “didgeridoo”, un antico strumento a fiato, il cui suono accompagna gli incontri.
Ad accogliere e prendersi cura dei clienti Serenella è aiutata da quattro collaboratori, Annarita, Olga, Roberto e Danilo: anche al loro lavoro si deve il bel ricordo dell’albergo, di Rieti, dei luoghi che lo circondano, che gli ospiti si portano a casa.
“Ora però basta!”, si schermisce Serenella, e con un sorriso ci congeda, per la felicità del suo cagnolino Pongo, che finalmente può tornare a scodinzolarle affettuosamente intorno.
Hotel Serena
Via dei Salici 46- Rieti
0746. 270930
https://hotelserenarieti.it
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