LA STORIA DI… ALESSANDRA è raccontata dalla direttrice di CNA Rieti Enza Bufacchi.
Alessandra è una giovane donna, forte, coraggiosa, appassionata, che da pochi mesi è diventata titolare dell’attività ambulante che per tanti anni è stata dei suoi genitori.
Tra i banchi dei mercati Alessandra c’è nata e cresciuta e i tanti rapporti con le clienti che l’hanno vista crescere sono diventati la sua vita, nonostante la fatica, nonostante tutto. A iniziare l’attività nei primi anni ’70, a Roma, dove allora la famiglia viveva, è Dante, il padre di Alessandra.
La madre Daniela lavorava in fabbrica a Rieti, ma alla nascita del primo figlio, Andrea, i genitori decidono di lasciare Roma e di trasferirsi prima a Poggio Bustone e poi a Cittaducale. Nel ’82 nasce Alessandra che, prima dei banchi di scuola, conosce quelli dei mercati, perchè intanto sua madre si era licenziata per dedicarsi alla famiglia e affiancare il marito nell’attività.
Anche negli anni della scuola, il sabato e la domenica, Alessandra e suo fratello andavano con i genitori al mercato, poi Andrea ha preso un’altra strada, mentre lei ha continuato. Lasciato l’istituto Alberghiero alle soglie del diploma, il “commercio ambulante di abbigliamento intimo” è diventato prima il suo lavoro e ora la sua attività.
Cinque anni fa Alessandra si è sposata con Hani e tre anni fa ha avuto un bambino, Omar, “il figlio di tutti”, dice, “è come quando ero piccola, mi rivedo nel suo atteggiamento, i clienti passano, lo prendono, se lo portano a casa”, e se per caso non si accorgono di lui, è Omar a richiamare la loro attenzione: “Oh, Giovanni sto qui”, dice!
E tra un po’, quando a giugno nascerà la sorellina, le clienti avranno anche una bambina da vezzeggiare e da accudire, si chiamerà Yasmin e sarà, come lui, la figlia di tutti! Sono sempre le stesse persone che per ristorarti “ti portano una cosa calda quando è freddo e una cosa fredda quando è caldo” e che hanno contribuito a fare di questo lavoro “la passione” di Alessandra.
La giornata è dura: sveglia presto perchè alle sei e un quarto bisogna uscire da casa, mettersi alla guida del furgone e raggiungere il mercato a Rieti, Cittaducale e Antrodoco o una fiera; alle otto il banco deve essere pronto, per accogliere i clienti anche quelli dalle richieste a volte bizzarre. Poco dopo mezzogiorno si comincia a riporre la merce, e dopo un paio d’ore si rientra a casa, poi al pomeriggio il controllo del magazzino, gli ordini e la famiglia.
Anche se non manca l’aiuto dei genitori e del marito, il lavoro è faticoso, ma Alessandra è soddisfatta, soprattutto per il rapporto che ha con i suoi clienti, “diversamente da chi compra su internet, ti chiamano per nome, accettano i tuoi consigli perchè si fidano” ma, detto questo, aggiunge che è anche molto social e attenta a sviluppare il lavoro utilizzando le nuove tecnologie.
Un nuovo modo di interpretare un mestiere antico, questa l’aspirazione di Alessandra. La sua determinazione, la garanzia della riuscita e del successo!
Alessandra Zuchi
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