La Ri.Tec. Contigliano Basket cade contro Bastia per 78 – 83

Per forza di cose la gara va divisa in due parti. La prima, quando ancora si può parlare di basket, e la seconda dove a farla da protagonista sono state le giacchette grigie. Probabilmente Bastia pensava di venire al PalaMartelli e fare un sol boccone dei contiglianesi. Ma il campo dice tutt’altra cosa, almeno fino a quando nel secondo parziale gli arbitri non vedeno un clamoroso fallo subito da Faraglia, il quale in mancanza di tutele reagisce in maniera evidente venendo sanzionato con un fallo antisportivo e un’espulsione diretta. In un clima accesissimo Pitoni allontanava dal parapiglia un giocatore avversario per evitare il peggio ma l’interpretazione molto personale dell’arbitro era di tutt’altro avviso. Espulsione diretta anche per lui.

I padroni di casa non ci stavano, e non mollavano di un centimetro, mettendo il cuore in ogni azione, compensando con l’orgoglio il gap tecnico venutosi a creare con le due espulsioni. Ma in evidente giornata no, gli arbitri hanno una visione personale di ogni situazione e anche quando chiamati a rispondere nel merito si trovano in clamorosa difficoltà. Il tecnico avversario esprime in modo colorito le sue perplessità, superando spesso e volentieri il limite del consentito, ma gli arbitri lasciavano correre, salvo poi sanzionare coach Boldini con un fallo tecnico, per aver chiesto spiegazioni in una situazione grottesca. Le giacchette grigie (spesso lontane dalle azioni) perdevano il bandolo della matassa e ogni azione era una contestazione.

Difficili da spiegare però tre tiri degli ospiti con il piede evidentemente sulla riga dei 6,25 m. ma considerati in maniera naif validi da 3 punti. In tutto questo Contigliano rimaneva aggrappata alla partita con le unghie e con i denti, ma il quinto fallo (inesistente) di Simone Bagnoli decretava la fine delle ultime speranze. Stupore e indignazione dalla società di Contigliano, che, al di là del risultato, chiede rispetto per l’enorme lavoro che svolge nel quotidiano per poter dare il proprio contributo in un campionato già di per sé difficilissimo.