La reatina Irene Tittoni nuovo Questore di Trieste

Si insedierà mercoledì 30 dicembre 2020 il nuovo Questore di Trieste Irene Tittoni. Prende il posto dell’uscente Giuseppe Petronzi.

Nata il 22/09/1958 è laureata in scienze politiche. Attualmente è direttore del servizio polizia delle frontiere e degli stranieri -direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere ed è docente presso la scuola superiore di polizia.

Originaria della provincia di Rieti, si è laureata in scienze politiche all’Università la sapienza DI Roma.

Entrata in Polizia di Stato nel 1988 assume  il suo primo incarico presso la Questura di Roma.

L’esperienza maturata in materia migratoria e di frontiera le  ha consentito  di rivestire ruoli di rilievo, in ambito nazionale, europeo ed internazionale, presiedendo diversi gruppi di lavoro durante  la presidenza italiana dell’unione europea.

Nel lungo percorso professionale, dedicato quasi integralmente alle tematiche migratorie, la dr.ssa tittoni ha svolto un ruolo di rilievo nell’ambito della cooperazione transfrontaliera.

In tale ambito ha curato la redazione di accordi operativi finalizzati alla gestione del fenomeno migratorio ai confini di stato.

In Particolare, dal 2015 al 2017, in qualità di direttore della  iv zona di  polizia di frontiera – Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige – ha intensificato la cooperazione operativa con le autorità austriache che ha portato alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la realizzazione di pattugliamenti congiunti sul confine italo-austriaco. detto accordo ha consentito di infrenare, in modo significativo, il flusso dei migranti che, provenienti dalla rotta balcanica, tentavano l’ingresso in italia attraverso quel confine di stato.

Nel 2016 ha avviato analoghe iniziative con le autorità slovene,  finalizzate alla sottoscrizione  di un accordo tra la iv zona polizia di frontiera di Udine e la direzione di polizia di Koper (Capodistria – Slo) sulla vigilanza coordinata della comune fascia confinaria italo-slovena nelle provincie di Trieste e Capodistria.

Recentemente, in qualità di direttore del servizio polizia delle frontiere e degli stranieri, ha  tra l’altro curato la stesura di un protocollo di attuazione del pattugliamento misto al confine italo-sloveno,  attività avviata dal 1° luglio 2019 e attualmente sospesa a causa della pandemia.

Tra gli incarichi attuali:

  • componente  del tavolo di coordinamento nazionale per l’integrazione presieduto dal ministro dell’interno.
  • vice presidente del gruppo di lavoro per la strategia nazionale di gestione integrata delle frontiere.
  • coordinatore  nazionale  del nucleo ispettivo di  vigilanza e controllo in ambito portuale in tema di sicurezza sussidiaria dm. 15-9-2009.
  • presidente della commissione interministeriale permenente di coordinamento e verifica del permesso di soggiorno.
  • membro supplente  del comitato di coordinamento per la sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture (cocist)
  • componente del comitato interministeriale sicurezza aerea (cisa).
  • componente  del comitato interministeriale sicurezza marittima (cism).
  • responsabile di azione di progetti europei che impiegano i fondi comunitari isf2 e fondi fami.
  • vice presidente del gruppo di lavoro interministeriale per la definizione delle procedure di esecuzione dei controlli di frontiera e doganali al confine italo  francese.
  • referente nazionale  del gruppo di lavoro italo-francese per l’istituzione di una brigata mista – struttura preposta alla gestione del fenomeno migratorio sul comune confine di stato.
  • vice presidente della struttura di missione interministeriale e del comitato nazionale  di programma  per la realizzazione dei sistemi entry-exit e etias.