Affollata assemblea all’ATC Rieti 2 per discutere della gestione di una specie problematica per il mondo agricolo e di sicuro interesse per quello venatorio. Visto l’argomento, particolarmente spinoso, il presidente Gianfranco Gianni, ha cercato di tenere toni bassi e senso di responsabilità ma la reazione degli intervenuti alla presentazione del regolamento proposto dall’Amministrazione Provinciale è stata furente. Nulla di quanto proposto è stato condiviso tanto che gli intervenuti hanno preteso di votare sul regolamento che, all’unanimità, è stato rigettato in toto.
Le migliaia di persone che praticano la caccia al cinghiale, ci dichiara il Presidente Gianni, sono sicuramente una minoranza nella società italiana ma se esaminiamo la questione dal lato antropologico ci accorgiamo che, in alcuni casi, l’argomento riguarda la totalità delle comunità che abitano le zone interne di questa Provincia e quindi parlare di squadra di caccia al cinghiale significa trattare un fenomeno sociale.
Come tutti i fenomeni ad alto impatto sulle comunità è necessario il ruolo di mediazione della politica che, purtroppo, essendo la Provincia Commissariata, è venuto meno. E venendo meno la politica tutto si rimanda ai tecnicismi che per loro natura non tengono conto delle specificità ed ecco allora che si produce una regolamentazione non condivisa, non partecipata, sprezzante dei valori delle socialità.
Gli intervenuti hanno voluto rimarcare la pericolosità di rimettere tutto in discussione negando che negli anni , tra le diverse squadre, si è creato un equilibrio che deve essere salvaguardato, negare poi l’ospitalità, come scritto nel nuovo regolamento, è un segnale chiaro di non conoscenza dei fenomeni basti dire, hanno specificato alcuni, che all’ospite si assegna la posta migliore e nella ripartizione si dà la parte migliore, anche perché essendo questa, terra di migrazioni, spesso gli ospiti sono gli amici che tornano in paese.
La discussione si è poi incentrata sulla elaborazione di una nuova proposta di regolamentazione ivi compresa l’approvazione della bozza di regolamento per il cacciatore singolo e i presenti hanno inoltre dato mandato al Presidente dell’ATC di farsi carico di quanto emerso ivi compresa qualsiasi azione di contrasto al regolamento così come proposto dalla Provincia.