La Polizia Locale acquista due quad e li abbandona in magazzino

Il 3 settembre 2007 con un roboante comunicato stampa e lanci di agenzia il comandante della Polizia Locale della provincia di Rieti Colonello Carmelo Tulumello annunciava: “dopo le Fiat Panda 4×4, in servizio dal febbraio scorso, da oggi la Polizia Provinciale disporrà di due nuovi mezzi. Si tratta di due quadricicli Suzuki, modello quad, con una cilindrata di 400 cc, opportunamente allestiti per il servizio di polizia locale.”
Nel comunicato si leggeva ancora: “con i due nuovi quad – sottolinea il Comandante Carmelo Tulumello – la Polizia Locale dell’Amministrazione Provinciale continua il suo percorso di strutturazione e professionalizzazione. I due nuovi mezzi sono una risposta concreta alla natura e alla tipologia delle esigenze di vigilanza che la Polizia Provinciale è chiamata a svolgere, poiché ci consentono di intervenire in contesti territoriali altrimenti inaccessibili”.
“Abbiamo modo di affermare – dichiara in una nota Valter De Santis della UIL FPL Rieti – che l’annuncio è stato prontamente smentito dai fatti, l’acquisto dei due quad è stata una “bufala” ed uno sperpero di risorse pubbliche. A parte qualche ora di auto formazione alla guida, di alcuni agenti presso l’autoparco della provincia, il nuovo servizio con i “potenti mezzi” non è mai stato attivato. In una delle prime uscite un agente ebbe un incidente, per fortuna senza conseguenze drammatiche. L’incidente segnò però una tappa fondamentale, quella che doveva essere una risposta al potenziamento dell’efficienza del corpo è stata prontamente pensionata.
Difatti i due quad furono definitivamente parcheggiati dopo pochi mesi dall’acquisto per qualche anno sotto i portici di palazzo d’oltre Velino, successivamente, tolti dalla vista di tutti, vennero sistemati presso l’autoparco provinciale, dove sono tuttora”.
“Per questi motivi come UIL Rieti – conclude De Santis – abbiamo segnalato al Commissario Straordinario Felici, al Direttore della Provincia di Rieti Tramontano ed ai revisori dei conti Sallustio, Rossetti e Romani, l’episodio affinché, esaminata la triste vicenda, possano valutare se vi è stato un presunto danno erariale da trasmettere alla magistratura competente”.